approfondimento

Vitello: per ogni taglio la ricetta perfetta

Vitello: per ogni taglio la ricetta perfetta
APPROFONDIMENTO
Tempo di lettura 3'

La carne di vitello non è tutta uguale e per questo è importante scegliere il giusto taglio in base alla ricetta che vogliamo preparare.

Come abbiamo già visto, nel vitello possiamo riconoscere circa 20 tagli principali, provenienti da tre grandi regioni: il quarto posteriore, che racchiude i tagli di prima scelta, il quarto anteriore, con i tagli di seconda categoria e infine addome e sottospalle, che rientrano nella terza categoria.
Per ognuno di questi tagli esiste la ricetta o preparazione perfetta per esaltarne gusto e consistenza.

Filetto
Senza dubbio il taglio più pregiato e anche il più costoso, è un taglio di carne magro, privo di nervi ed estremamente tenero e succoso.
Viene utilizzato in moltissime ricette: intero si presta alla perfezione alla preparazione di arrosti e di tagliate, la parte anteriore è perfetta per le bistecche, la parte centrale è l'ideale per i classici medaglioni mentre la parte finale è perfetta per il classico filetto al pepe verde.

Il filetto di vitello è perfetto per le tagliate, perchè anche con cotture veloci si mantiene tenera e gustosa.

Fesa di vitello
Altro taglio di qualità, ha una carne tenerissima, perfetta per delle scaloppine veloci, involtini o ancora per degli spiedini appetitosi.

Noce
Questo taglio è ricavato dalla parte appena sotto la fesa e come quest'ultima si presta alla perfezione per scaloppine ma anche di spezzatini o arrosti.
Questo è anche il taglio perfetto se siete degli amanti del carpaccio o della tartare.

Sottofesa
Questo è il taglio perfetto per un arrosto saporito ma anche per degli involtini o, perchè no, per realizzare un brasato perfetto. 

Scamone
Ricavato dalla parte esterna della coscia, lo scamone è perfetto per arrosti ma anche per bolliti misti, come quello piemontese, per una bistecca a regola d'arte ma anche per carpacci e tartare dal momento che è un taglio molto magro e probabilmente uno dei più versatili.

Un classico esempio di carpaccio: fresco a saporito, è un piatto perfetto per i mesi estivi.

Nodini
I nodini sono formati da una parte di filetto e una di controfiletto, separati da un osso a forma di T. Sono estremamente teneri e sono perfetti da fare in padella.

Carrè
Il carrè è la parte dorsale del vitello; da questo taglio si ottengono le costolette - con una carne tenera e compatta ben adesa all'osso - e sono la scelta migliore per le famose costolette alla milanese, rigorosamente da cuocere e mangiare con l'osso.

Girello
Potreste trovarlo anche con il nome di magatello e, nonostante faccia parte dei tagli di seconda categoria, è estremamente versatile. Essendo molto magro è perfetto per scaloppine, involtini, fettine, ma è adatto anche da aprire e farcire. È il taglio ideale se volete preparare il vitello tonnato.

Piccione
È un taglio di seconda categoria ed è perfetto per bolliti ma anche per polpette e polpettoni.

Spinacino
È il taglio di elezione se volete preparare la famosa tasca farcita; è indicato anche per spezzatini o stracotti: nonostante sia un taglio di seconda categoria infatti è estremamente tenero.

Geretto posteriore
Potreste trovarlo anche sotto il nome di muscolo, questo è il taglio perfetto per voi se volete preparare lo stinco al forno con le patate o, tagliato, per preparare i famosi ossobuchi alla milanese.

L’ossobuco di vitello è tenero e gustoso, perfetto per essere accompagnato dal classico risotto o da verdure saltate in padella

Collo
Estremamente tenero e saporito, si presta per bolliti, brasati (come il nostro brasato al barolo, pronto da cuocere) o stracotti: tutte quelle ricette che richiedono una cottura lenta e prolungata.

Reale
Molto tenero, è ottimo per bistecche e involtini o, se decidete di acquistarlo intero, da il meglio di sé in umido. 

Cappello del prete
È il taglio perfetto per le lunghe cotture: spezzatini o bolliti in primis.

Fiocco
È un taglio di terza categoria ma è immancabile nei bolliti misti all'italiana. Questo è un taglio perfetto per essere lessato e poi gustato anche solo con un filo di olio extravergine.

Pancetta
Chiamato anche pancia, questo taglio fa parte della punta del petto e viene impiegato, solitamente, per preparazioni come gli hamburger poiché ha una carne leggermente più grassa.

Guancia
Tra i tagli meno nobili, richiede una cottura lenta e prolungata per essere gustata al meglio. Viene utilizzata nel bollito e nel sugo alla genovese.

Cervello
Perfetto per le fritture, è estremamente morbido e va maneggiato con cura, per evitare di romperlo.

Fegato
Da cuocere molto velocemente per non renderlo asciutto e troppo duro, la ricetta più iconica che lo vede protagonista è senza dubbio il fegato alla veneziana, con cipolle affettate sottilissime e dolcissime.

Lingua
Utilizzata moltissimo soprattutto nel nord Italia nei piatti tradizionali, richiede una cottura lenta e prolungata. È ottima servita affettata con la salsa verde.

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I tagli magri del vitello: quali scegliere?

I tagli magri del vitello: quali scegliere?
APPROFONDIMENTO
Tempo di lettura 2'

Sappiamo che la carne di vitello è piena di proprietà nutritive ed è perfetta per ogni età; soprattutto è altamente indicata per i regimi alimentari controllati o per chi predilige carni più magre.
Non tutti i tagli, però, sono uguali e anche il vitello ha tagli leggermente più grassi - che si riconoscono facilmente dalle venature chiare sulla carne - che sono ideali per determinate preparazioni, e tagli più magri, perfetti invece per altri utilizzi.
Oggi vediamo insieme quali sono i tagli più magri del vitello, per riconoscerli e gustarli al meglio.

Filetto
Tra i tagli di prima categoria, il filetto è una delle parti più magre.
Essendo un taglio pregiato, viene utilizzato in molte ricette gourmet, per esempio il filetto alla Wellington.

Il filetto alla Wellington è soltanto una delle ricette gourmet che si possono preparare con il filetto di vitello, senza contare che una bella fetta di questo taglio è ottima anche cotta velocemente sulla bistecchiera!

Fesa di Vitello

In molte regioni d'Italia è conosciuta come “rosa di vitello” ed è il taglio più magro e con il minor contenuto di grassi che si possa scegliere. Corrisponde alla parte interna della coscia che è formata da ben cinque muscoli, motivo per cui è così magro. La fesa di vitello è perfetta per involtini, scaloppine o semplicissime a fettine in padella, da cuocere pochi minuti.

Girello di vitello
Anche il girello, come la fesa, è un taglio della coscia estremamente magro e privo di nervi e fa parte dei tagli di prima categoria, quelli più pregiati.
Tenerissimo, quasi al pari del filetto, può sostituirlo in molte preparazioni, per esempio i medaglioni.
Il girello è però la carne d'elezione per il vitello tonnato: tagliato sottilissimo e servito freddo con abbondante salsa a base di tonno e capperi, è un piatto icona del nostro Paese.

Il girello è uno dei tagli più pregiati del vitello: oltre a essere molto magro, contiene solo 92 calorie per 100g, è molto morbido e facile da tagliare.

Coda di vitello
Pur rientrando nei tagli meno nobili, la coda del vitello è un taglio magrissimo. Il motivo è molto semplice: è un taglio pieno di muscoli. L'unico inconveniente è che non è adatto alle preparazioni veloci ma richiede, dopo un'accurata pulizia, cotture lente e prolungate.
Un esempio? La coda alla vaccinara romana, piatto capitolino conosciuto in tutto il Paese.

Scamone
Fa sempre parte dei tagli della coscia e come gli altri è un taglio estremamente magro. Perfetto da consumarsi a fettine, alla piastra o in padella, nella versione “alla pizzaiola” è un piatto goloso e saporito.

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Carne di vitello e dieta: i miti infondati su questo argomento

Carne di vitello e dieta: i miti infondati su questo argomento
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Tempo di lettura 4'

Chiunque si sia messo a dieta almeno una volta nella vita sa che la carne rossa è tra le prime cose da ridurre in un regime dietetico. Molto spesso però anche la carne di vitello viene depennata dalla lista della spesa, commettendo un grave errore.
In pochi sanno infatti che la carne di vitello è una carne rossa ma ha le caratteristiche di quella bianca, in quanto è ricca di proteine nobili in grado di mantenere la tonicità muscolare e di amminoacidi essenziali per il nostro organismo.
Questa carne è ideale per le diete ipocaloriche proprio grazie alla sua leggerezza e digeribilità: ha infatti un bassissimo contenuto di grassi mentre è ricca di proteine, sali minerali e vitamine - come la vitamina B3, B12 e B6. 
Tra i tagli da preferire, i più magri sono senza dubbio quelli della spalla e della coscia, come il girello, la fesa, le bistecche di lombata, il controfiletto e le costolette.
La carne di vitello mantiene quindi i vantaggi delle proteine di origine animale senza le controindicazioni della carne rossa.
La fesa è probabilmente uno dei tagli migliori da scegliere perché ha il minor contenuto in grassi ed è sicuramente quello più adatto nelle diete a regime controllato. 
La zona però più nutriente in assoluto è invece la spalla e tutti i tagli che ne derivano, come il girello o il cappello del prete. Qui si trova il contenuto più alto di proteine, calcio, magnesio, zinco, ferro, vitamina B12 e colina, essenziale per tenere sotto controllo i livelli di colesterolo nel sangue e importantissima in gravidanza e anche per gli sportivi. 
La lombata invece viene considerata uno dei tagli più pregiati del vitello: ricca di proteine, ferro, vitamina B5 e vitamina B12.
Il petto del vitello è invece la parte più grassa e di conseguenza la più calorica, anche se i grassi presenti sono in realtà quelli "buoni", ovvero i monoinsaturi, utili per la funzionalità cardiovascolare.

Carne cotta alla griglia con verdure cotte al vapore, ideali per la dieta.

Calorie e valori nutrizionali
La quantità di carne di vitello ideale da inserire nella dieta è di 100 g ripartiti in due volte alla settimana, preferibilmente accompagnata da verdure. Questa quantità apporta circa 112 calorie tra cui lo 0% di carboidrati, il 76,9% di proteine e il 23,1% di grassi.
Ovviamente l’apporto calorico dipende molto dal taglio che scegliete: per esempio 100 g di lombata contano circa 252 kcal, mentre il filetto solo 107, ma oltre alle calorie vanno considerati tutti gli altri fattori di cui abbiamo parlato, cioè grassi, vitamine, sali minerali e proteine.
Un adulto necessita di circa 60 g di proteine al giorno, possibilmente da dividere in 3 porzioni duranti i pasti. Le proteine sono importanti non soltanto per mantenere la massa muscolare ma anche per rinforzare il sistema immunitario; possiamo trovarle in molti altri alimenti, come le uova o i legumi, ma la carne è senza dubbio la fonte dove ne troviamo il maggior numero e più facilmente assimilabili.
In generale, attenzione a non eccedere con condimenti o salse: per insaporire la carne non vi servono infatti intingoli o condimenti, è sufficiente farla marinare con delle spezie e del succo di limone prima di cuocerla e darà il meglio di sé anche cucinata semplicemente su una piastra di ghisa.

Mettersi a dieta non significa essere schiavi della bilancia senza dare importanza ai nutrienti che si apportano

Miti da sfatare

La carne di vitello è una carne rossa
La carne di vitello è una carne magra che rientra a pieno titolo nelle carni bianche, esattamente come pollo o tacchino, con la differenza che è molto più gustosa anche se mangiata senza condimenti.

La carne rossa ha una maggiore quantità di ferro
L'apporto proteico della carne di vitello è assolutamente pari e a volte superiore a quello della carne rossa, con il vantaggio di essere estremamente più magra.

La carne è fonte di colesterolo
Il colesterolo è presente in misura davvero molto limitata nella carne, soprattutto nella carne bianca. Parliamo di un massimo di 75 mg di colesterolo in 100 g di carne di vitello, il che è veramente un valore bassissimo. Va poi considerato che il colesterolo non è direttamente correlato al contenuto in grassi della carne: il filetto di vitello per esempio contiene la metà dei grassi di quello di manzo, da 2.7 g a 5 g %, anche se hanno un contenuto di colesterolo praticamente sovrapponibile.

Per dimagrire bisogna eliminare la carne dalla dieta
Escludere la carne dalla dieta non farà altro che portarci a eccedere con altri alimenti non proteici, come per esempio i carboidrati che, se consumati in eccesso, apportano un contenuto calorico di gran lunga superiore a quello della carne oltre ad aumentare il rischio di alcune patologie cardiovascolari e di diabete. 
Il consumo ideale di carne è di 2, massimo 3 volte a settimana da integrare con altre proteine animali.

Il regime dietetico va programmato con attenzione per mantenere sempre un'alimentazione bilanciata e salutare.
 
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Brasato, arrosto o spezzatino: conoscete le differenze?

Brasato, arrosto o spezzatino: conoscete le differenze?
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Brasato, arrosto o spezzatino? Siete incerti su che cosa cucinare?
Cominciamo con il dire che, anche se con alcune similitudini, questi piatti sono molto diversi tra di loro. Se per il brasato si possono scegliere anche tagli meno nobili purché ricchi di collagene, per l'arrosto è preferibile utilizzare tagli più importanti e saporiti, mentre per lo spezzatino sarà importante scegliere della carne non troppo grassa da insaporire durante la cottura. 
E' quindi bene fare un po' di chiarezza per capire come cucinare al meglio questi piatti per esaltare il sapore della carne.

Brasato
La ricetta del brasato prevede una cottura lenta, fatta in poco liquido che può essere brodo o vino. Il termine brasato deriva dal termine dialettale piemontese "brasa" che tradotto significa brace. Questo perché originariamente la carne veniva inserita in una pentola, con un liquido e gli odori, chiusa bene con un coperchio, circondata con le braci e lasciata a cuocere a lungo. 
Se la scelta del liquido per il vostro brasato ricade su un liquido alcolico, come nel caso del  brasato al Barolo, è preferibile marinare la carne nel liquido - in questo caso nel vino Barolo - in cui si andrà a cuocere. Questo non solo permetterà alle carni di rilassarsi, ma ne impreziosirà il gusto.
Dopo la marinatura è importante sigillare la carne, ovvero farla rosolare a fuoco vivo in un grasso, che sia burro - come si usa nel nord Italia-, oppure olio. In questo modo la carne sprigiona tutti i suoi aromi trattenendo però i liquidi, garantendo morbidezza e gusto.
La cottura del brasato è una cottura lunga, fatta a fuoco dolce che consente al collagene di sciogliersi rendendo le carni tenere e gustose. Per questo potete scegliere anche tagli meno nobili, ma che siano ricchi di tessuto connettivo e quindi collagene.
Una volta cotta la carne, è importante non dimenticarsi poi del fondo di cottura che rimane nella pentola: va filtrato e in alcune ricette anche frullato, per poi essere utilizzato come condimento della carne al momento di servirla.
Il brasato è un piatto tipico delle regioni del nord Italia, dove è usanza servirlo accompagnato dalla polenta, ma non siamo certo gli unici a utilizzare questa tecnica: nella cucina asiatica, per esempio, la brasatura è largamente utilizzata sostituendo al vino la salsa di soia o di pesce.

Un piatto di brasato al barolo, ricetta tipica piemontese.

Arrosto
La prima grande differenza con il brasato e l’arrosto è il metodo di cottura: nell'arrosto si utilizza il calore secco - che sia quello dei fornelli, del forno o la fiamma diretta - e l'aria calda investe le carni cuocendole in modo uniforme su tutti i lati.
Come per il brasato e lo spezzatino, il primo passo per preparare un buon arrosto è la rosolatura, fatta a fiamma alta e vivace per non dare tempo alla carne di liberarsi dei suoi liquidi e per creare una crosticina protettiva. Solo a questo punto potrete abbassare la temperatura e permettere al calore di penetrare nelle carni e cuocere per intero il taglio che avrete scelto.
I tagli più adatti per l'arrosto sono quelli del quarto posteriore: sottofesa, noce, girello, ma anche la lombata. 

Ci sono alcune accortezze da seguire per un arrosto perfetto, come per esempio non bucare la carne per non far fuoriuscire i liquidi ed evitare che si indurisca e una volta cotta farla riposare per 10/15 minuti, perché la arrostitura determina una concentrazione delle fibre e dei succhi interni della carne che, riposando, si rilassa e consente ai succhi di distribuirsi uniformemente.

L'arrosto è un piatto adatto a ogni stagione, con un contorno caldo o un'insalta fresca, fa sempre festa!

Spezzatino
Come dice il termine stesso, in questo caso parliamo di un taglio di carne che viene diviso in piccoli pezzi prima di essere cotto.
La carne viene rosolata in una casseruola con olio o burro in modo da sigillarla, proprio come avviene per il brasato, ma è il metodo di cottura che lo contraddistingue: la carne viene cotta praticamente immersa in un liquido - che può essere il brodo, la birra, il vino o un un mix di questi - per almeno 2 ore a fuoco basso, in modo che diventi tenera, infatti se lo spezzatino è ben cotto, non ci sarà bisogno del coltello per tagliarlo.
Come il brasato, anche lo spezzatino ha i suoi corrispettivi in tutto il mondo: il gulasch ungherese, il Makhan murg della cucina indiana e anche lo stufatu corso.

La cucina tradizonale di tantissimi Paesi annovera lo spezzatino, un piatto che cuoce lentamente e porta in tavola aromi e profumi unici.

Se volete provare questi piatti, ma siete timorosi nel mettervi ai fornelli la prima volta, lasciatevi ispirare dai nostri Pronti nel sacco. Sono piatti facili da preparare perchè pronti per essere messi in forno.
Trovate il Brasato al Barolo, il Grand'Arrosto, l'Arrosto Reale e l’Arrosto Rustico oppure lo Spezzatino di Vitello: tutte specialità preparate esclusivamente con carni pregiate di vitelli, nati, allevati e selezionati in Piemonte e provenienti da una filiera garantita e certificata.

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Hamburger di vitello: 15 idee per il panino perfetto

Hamburger di vitello: 15 idee per il panino perfetto
APPROFONDIMENTO
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Da sempre uno dei piatti più amati, l’hamburger è un piatto semplice da realizzare e perfetto in ogni occasione.
Che si tratti della versione classica o di un burger dagli accostamenti più azzardati per palati coraggiosi, preparare un hamburger ben fatto vi darà la certezza di fare la felicità di tutti i commensali.
Per questo vi proponiamo 15 idee per il panino perfetto: la base è sempre la stessa, l’hamburger di vitello di Casa Vercelli. Tenero, leggero e ricco di gusto, da cuocere al naturale su una padella antiaderente, sulla griglia o al barbeque, per poi unirlo ai giusti condimenti capaci di esaltare il sapore della carne e restituirvi in un unico morso tutto il piacere dell’hamburger perfetto.

Il Classico: lattuga, pomodoro, formaggio e bacon
Un grande classico: pane bianco leggermente tostato all’interno, lattuga fresca e croccante, pomodoro appena affettato, hamburger di vitello ben dorato sormontato da formaggio fuso e una sfoglia di bacon croccante a chiudere. Semplicemente perfetto.

Hamburger classico: lattuga, formaggio, bacon, pomodoro e carne di vitello. Semplice nell’esecuzione e perfetto nel gusto.

Burrata e melanzane grigliate
Una versione semplice e fresca: hamburger di vitello cotto a puntino, morbido e succoso, burrata e fette di melanzane grigliate.
Potete decidere se condire solo con olio e timo le melanzane prima di inserirle nel panino, o se aggiungere anche un pizzico di lavanda, che si sposa benissimo, regalandovi un sapore intenso, inaspettato e piacevolissimo.

Noci, pere, e gorgonzola
Come recita anche il detto, pere e formaggio sono un connubio perfetto.
La dolcezza delle pere si amalgama con la carne di vitello sapida e succosa, il gorgonzola e le noci che conferiscono una nota croccante. Il tutto racchiuso tra due fette di pane integrale.

Pomodori secchi, origano e burrata
Dal sapore tipicamente mediterraneo, potremmo definirlo una rivisitazione del classico hamburger con pomodoro e mozzarella.
Una tenera burrata accompagna l’hamburger di vitello con origano fresco (ma va bene anche quello secco, all’occorrenza) e pomodori secchi per aggiungere una punta di acidità che rende perfetto questo panino.

Cipolle caramellate taleggio e spinacino
Potete scegliere piccole cipolle borretane o semplici cipolle dorate da caramellare in padella con una punta di aceto balsamico: lasciatele cuocere lentamente, fino a quando non saranno perfettamente caramellate e aggiungetele all’hamburger di vitello ancora caldo.
Per terminare, una fetta di taleggio e spinacini freschi per una nota erbacea e croccante.

Cipolla di Tropea stufata, nduja e valeriana
Un panino dai sapori decisi, quelli della nduja spalmata sul pane bianco, valeriana fresca, l’hamburger di vitello caldo e per finire cipolla di Tropea stufata lentamente in padella.
Accompagnatelo con delle chips di patate croccanti e non vorrete più nessun altro panino oltre questo.

Hamburger con cipolle stufate: le cipolle, cotte lentamente, esaltano il loro timbro dolce che lega benissimo con il sapore della carne di vitello.

Stracciatella, zeste di limone e pomodori verdi fritti
Proviamo a friggere i pomodori verdi e a inserirli nel panino? Accompagnateli dalle note dolci della stracciatella e da quelle acide delle zeste di limone: sapranno esaltare il sapore della carne di vitello, regalandovi un panino spettacolare!

Cime di rapa ripassate, bacon e schiacciata calabrese
Prendete un hamburger di vitello caldo e succoso, avvolgetelo nelle cime di rapa ripassate in padella, rigorosamente piccanti, aggiungete del bacon croccantissimo e della schiacciata calabrese. Un panino per palati coraggiosi.

Broccoli ripassati in padella, chips di guanciale e formaggio
Ecco a voi un altro grande classico: pane bianco appena tostato, broccoli ripassati in padella con un filo di olio e uno spicchio di aglio, hamburger di vitello caldissimo, chips di guanciale super croccante e per finire del formaggio filante.
Riuscite a immaginare qualcosa di più appetitoso?

Lardo di colonnata, noci e miele
Un panino semplice nell’esecuzione ma non nel gusto, che è invece pieno e ricco.
Pane tostato, hamburger di vitello caldissimo, lardo di colonnata che si scioglierà con il caldo della carne, un velo di miele e un trito di noci per dare croccantezza.
Semplicemente sublime.

Pane di segale, avocado e jalapeno
Stavolta scegliamo un pane di segale, magari con dei semi, per accentuare la nota rustica.
Aggiungiamo jalapeno piccanti e avocado maturo, leggermente schiacciato con la forchetta e condito solo con olio, sale e limone. Manca solo l’hamburger di vitello caldo e succoso e il panino è pronto.

Hamburger con pane di segale: questo tipo di pane ha un sapore deciso che ben si sposa con la delicatezza della carne di vitello.

Hummus, chips di cipolla e radicchio
In questo panino semplice, fresco e assolutamente irresistibile, i sapori si fondono insieme e si esaltano l’un l’altro: hummus di ceci, cipolla in chips croccanti e un hamburger tenerissimo di vitello avvolto una foglia di radicchio rosso.

Salsa teriyaki, ananas grigliato e cipolla stufata
Forse uno degli abbinamenti più insoliti che vi proponiamo: l’ananas viene grigliato con un velo di salsa di soia e adagiato alla base del panino; a seguire sovrapponete l’hamburger di vitello caldo, la cipolla stufata e per finire la salsa teriyaki.
Vi stupirà come l’ananas si sposi alla perfezione con il vitello.

Salsa tzatziky, peperoni arrosto e olive taggiasche
Un panino che potremmo definire fusion: un velo di salsa tzatziky per richiamare la Grecia, il nostro hamburger di vitello caldo, peperoni arrosto conditi con olio e sale e delle olive taggiasche per completare il tutto. Un mix perfettamente riuscito.

Tomino, pesto, carote glassate e lattughino
Glassate le carote con il miele e cuocetele al forno e nel frattempo spalmate il panino con del pesto fresco. Adagiatevi l’hamburger di vitello caldo, qualche foglia di lattughino per una nota croccante e per finire un tomino caldo semifuso, che si scioglierà in bocca al primo morso.

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La carne di vitello fa bene a ogni età

La carne di vitello fa bene a ogni età
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La carne di vitello ha innumerevoli pregi ed è sicuramente un elemento fondamentale da inserire nella nostra dieta per il suo elevato valore nutritivo.
Per questo è importante conoscere quali sono i benefici che questo prezioso alimento può regalarci in ogni età della vita: scopriamoli insieme.

CARATTERISTICHE NUTRIZIONALI
La carne di vitello ha le stesse caratteristiche salutari tipiche delle carni bianche pur essendo, di fatto, una carne rossa: per la sua alta digeribilità è una valida alternativa ad altri tipi di carne.
La sua quota calorica è molto bassa, il che rende la carne di vitello perfetta nei regimi alimentari controllati, per chi soffre di colesterolo o per chi, come gli anziani, conduce una vita sedentaria e deve fare attenzione alla propria alimentazione.

INFANZIA
Grazie alla sua digeribilità, la carne di vitello viene introdotta già nelle prime fasi dello svezzamento dei bambini e nella composizione degli omogeneizzati specifici per questa fase. Il vitello ha infatti un alto contenuto di proteine e amminoacidi essenziali per la crescita come la lisina e la taurina, fondamentali per lo sviluppo cerebrale, che si trovano anche nel latte materno.
Inoltre, in fase di svezzamento, il bambino necessita di vitamine del gruppo B, B3, B5, B6 e B12, determinanti per lo sviluppo cerebrale e cognitivo del sistema nervoso, che sono del tutto assenti nei vegetali, ma presenti invece nella carne di vitello.

Nei bambini, grazie all’alto contenuto di proteine e amminoacidi essenziali per la crescita, la carne di vitello è un alimento perfetto.

DONNE IN GRAVIDANZA
Come accade per i bambini, l’elevato valore nutritivo e la ricchezza di nutrienti come zinco e ferro, rende la carne di vitello importantissima in gravidanza.
La carne di vitello contiene anche acido folico essenziale per le donne in gravidanza, per prevenire il rischio di parto pretermine e scongiurare difetti del tubo neurale del bambino.

Durante la gravidanza la carne di vitello è in grado di apportare nutrienti e vitamine non assimilabili tramite i vegetali.

ADOLESCENZA
Per gli adolescenti, la carne di vitello è uno degli alimenti consigliati per sopperire a tutte le esigenze nutrizionali che questa età comporta. La sua alta digeribilità, il suo bassissimo contenuto in grassi e soprattutto la sua ricchezza in proteine pronte all’uso, indispensabili per la crescita del muscolo, la rendono un alimento perfetto.
Oltre alle proteine, la carne di vitello contiene moltissimi sali minerali, come il calcio e il magnesio, che ne aumentano il potenziale nutritivo rendendola perfetta per i ragazzi in via di sviluppo, ma anche per gli sportivi che vogliono mantenere una dieta equilibrata.

La carne di vitello è un alleato prezioso durante l’adolescenza, poiché grazie al suo elevato apporto proteico aiuta la crescita muscolare.

ANZIANI
Come per i bambini, l’alta digeribilità e la facilità di masticazione, rendono la carne di vitello particolarmente adatta per l’alimentazione degli anziani.
La carne di vitello aiuta a mantenere la tonicità del muscolo e nella fase della senescenza questo ruolo è ancora più importante, aiutando a salvaguardare l’anziano dalla perdita di massa muscolare, fenomeno fisiologicamente legato all’anzianità.
In più, la carne di vitello fornisce nutrienti essenziali per prevenire la cicatrizzazione delle ferite e aumenta le difese immunitarie, aiutando nel recupero delle malattie.

La carne di vitello è essenziali nella dieta degli anziani per la sua alta digeribilità e la facilità di masticazione.
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I diversi tagli del Vitello: come usarli in cucina

I diversi tagli del Vitello: come usarli in cucina
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La carne del vitello è una carne tenera che va servita alla giusta cottura: né al sangue, come invece può servirsi quella di manzo, né stracotta, per evitare che sia eccessivamente dura e asciutta.
I tagli della carne di vitello vengono divisi per categoria in:

  • prima scelta (filetto, fesa, noce, scamone, magatello)
  • seconda scelta (punta, reale, spalla, fiocco, carré)
  • terza scelta (collo, biancostato, muscolo, geretto, ossibuchi, testina)

Non tutti i tagli richiedono le stesse accortezze in fase di preparazione e soprattutto non tutti possono essere utilizzati indistintamente per qualsiasi ricetta.
Capiamo quindi insieme quali siano i tagli del vitello e come usarli in cucina, dal più pregiato filetto allo scamone, fino ad arrivare al fiocco, elemento imprescindibile del bollito misto.

TAGLI DEL QUARTO POSTERIORE


Carrè di vitello cotto arrosto, inconfondibile la parte delle ossa che sporgono a bandiera.

Filetto
È forse il taglio più pregiato. Più piccolo di quello di manzo, il filetto di vitello è molto tenero e sicuramente il più costoso al banco macelleria. È ottimo al burro, ai ferri o con altre ricette in padella.

Fesa francese
Altro taglio di primissima scelta, quasi al pari del filetto, è la parte che si usa generalmente per le paillardes, ma anche per scaloppine e involtini.

Noce
Immediatamente sotto la fesa francese, viene utilizzata in modo analogo a quest’ultima, ottima per ricavarne fettine sottilissime di prima scelta.

Sottofesa
Ancora un taglio della coscia, questa viene di solito utilizzata per gli involtini o per le scaloppine.

Scamone
Si trova appena prima della coscia, nella parte inferiore e per questo prende il nome di arrosto di codino e, come dice il nome stesso, da il meglio di sé in arrosti o a fette.

Carrè
Comprende la parte dorsale del vitello: dalle prime 5 vertebre si ricavano le costolette, le più celebri sono le cotolette alla Milanese, rigorosamente impanate e fritte, ma sono ottime anche sulla bistecchiera o in padella. Fondamentale è non togliere mai l’osso in cottura.

Nodini
Sono le ultime 3 vertebre del Carrè, composti da filetto e controfiletto. Si possono utilizzare nello stesso modo del filetto, sotto forma di medaglioni o arrosto.

Magatello
Situato sotto la coda, ha una forma lunga e affusolata e di norma non arriva a pesare più di un chilogrammo e mezzo. È la scelta d’eccellenza se dovete preparare il vitello tonnato, se acquistato a fette, invece, viene utilizzato per le classiche scaloppine in padella.

Codone o codoncino
Vicino allo scamone, si usa solitamente a fette, dando il meglio di sé nell’iconico piatto delle fettine alla pizzaiola, con sugo di pomodoro, olio e aglio.

Piccione o pesce
È un taglio piccolo, di seconda categoria, che viene impiegato nei bolliti o per preparazioni più elaborate come polpettoni o polpette, ovviamente dopo esser stato macinato.

Spinacino
Perfetto per fare le tasche ripiene, è un piccolo taglio di terza categoria che deve essere accompagnato da sapori più decisi.

Geretto posteriore
È la parte alta della gamba e l’uso più famoso che se ne fa è per preparare gli ossibuchi alla milanese. Se servito intero, invece, prende il nome di stinco e viene solitamente servito arrosto.

TAGLI DEL QUARTO ANTERIORE


Una fettina di vitello, con la sua carne rosa e delicata, condita con aromi prima di essere cotta.

Collo o Reale
La parte preponderante di questo taglio è ovviamente quella muscolare e di tessuto connettivo, motivo per cui richiede lunghe cotture prima di poter essere consumato. Lo si usa infatti per gli stracotti, per gli spezzatini o persino macinato per polpette e polpettoni. Data la sua consistenza è ideale per bollito, arrosto, spezzatino e infine macinato per polpette e polpettoni. Si ricava dai primi muscoli delle vertebre dorsali.

Cappello del prete
È uno dei tagli provenienti dalla spalla ed è perfetto per le cotture lunghe e lente, come arrosti e bolliti.

Fusello
Come il cappello del prete, proviene dalla spalla ma è un taglio di seconda categoria ed è preferibile utilizzarlo negli spezzatini.

Brione
Questo taglio, dalla forma irregolare, viene di solito servito legato. È la parte ideale se volete preparare uno spezzatino saporito o i famosi straccetti.

Punta di petto
È un taglio unico della pancia che viene a sua volta diviso in fiocco di punta, punta di mezzo e pancetta. Tutti questi tagli vengono utilizzati di solito sulla brace o per lunghe cotture.

Fesa di spalla
Priva dell’osso, è ottima per gli arrosti farciti o le scaloppine.

Fiocco
È un taglio di terza categoria; si usa molto nel brodo o comunque lesso per insaporire. È un elemento imprescindibile nel bollito misto piemontese.

I piedini
Anche per il vitello, come per il maiale, si possono consumare i piedini: di norma si acquistano già puliti e sbiancati e sono ottimi lessati in acqua con carota, sedano e cipolla e poi conditi con sale olio, aceto e abbondante prezzemolo.

Testina
Deve necessariamente essere lessata per almeno 3 ore in acqua con sedano, cipolla e carota e viene tradizionalmente servita accompagnata alla salsa verde piemontese a base di prezzemolo e alici.

Nervetti
Sono le cartilagini dello stinco, del geretto e del ginocchio. Anche queste parti si possono lessare in acqua con carota, sedano e cipolla e poi tagliare in piccoli pezzi e condirli con olio, aceto e cipolla affettata sottilissima.

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Vitello, vitellone o manzo: quali sono le differenze

Vitello, vitellone o manzo: quali sono le differenze
APPROFONDIMENTO
Tempo di lettura 2'

Quante volte vi è capitato, trovandovi al banco macelleria, di essere confusi su quale tipologia di carne scegliere per la ricetta che avete in mente?
Vitello, vitellone o manzo, sapete quali siano effettivamente le differenze?
Parliamo dello stesso animale certo, ma è l’età a fare la differenza e a determinare la tipologia della carne e, di conseguenza, anche gli usi in cucina.
Ora cercheremo di dirimere una volta per tutte i dubbi su quale tipologia di carne scegliere a seconda delle vostre esigenze e del piatto che volete preparare.

ETÀ


Vitello, bovino tra i 4 e gli 8 mesi di età, allevato esclusivamente a latte e cereali.
 
- Il vitello (o vitella) è il bovino maschio o femmina, con un'età inferiore agli 8 mesi quando viene macellato ed è allevato esclusivamente a latte e cereali.
- Il vitellone è un bovino più grande, con un'età inferiore ai 24 mesi al momento della macellazione.
- Il manzo è il bovino adulto, che ha ormai superato i 24 mesi quando viene macellato.
- La scottona è un bovino di razza femminile di età compresa tra i 16 e i 24 mesi.

CARNE


Bistecca di manzo di un rosso intenso, ricca di ferro e proteine.
 
Il vitello ha una carne rosa, tenera e dal momento che è povera di grasso è una carne magra e digeribile, perfetta per chi preferisce delle carni tenerissime, per i bambini o per chi ha problemi nella masticazione. Ha un gusto particolarmente delicato proprio perché i vitelli si nutrono principalmente di latte.
- Il vitellone è un bovino dalla carne di un bel rosso vivo e povera di grasso. Le razze più famose e apprezzate di vitellone che si trovano in commercio sono quella piemontese, marchigiana, chianina e romagnola. Il suo valore nutritivo è ottimo e il suo sapore è più intenso e deciso.
- Il manzo ha una carne di un colore rosso intenso ed è molto saporita; è un po’ più grassa ma contiene più ferro e proteine rispetto alle prime due elencate.
- La scottona ha una carne dal gusto intenso come il vitellone ma è più morbida.

COTTURA


Bistecca cotta alla griglia, metodo da preferirsi per la carne di manzo o vitellone.
 
Il vitello, data la sua morbidezza, si adatta a tutte le preparazioni ma da il meglio di sé nelle ricette che richiedono una cottura lenta o in padella.
- Il vitellone è perfetto per tutte quelle cotture ai ferri o in padella perché non servono preparazioni elaborate per esaltarne il gusto. E’ perfetta per chi cerca una carne gustosa ma magra
- Il manzo ha una carne perfetta alla griglia o alla brace, soprattutto come bistecca, ma si presta benissimo anche alle cotture lente, come gli stufati o gli spezzatini.

DENOMINAZIONI LOCALI

In alcune parti d'Italia potreste trovare nomi diversi da questi, che a volte evidenziano delle diversità nelle carni che potrebbero fare la differenza, se pur non sostanziale, per le preparazioni che avevate preventivato.

Per evitare confusione vediamole insieme:

- Bue: è un bovino di età superiore ai 3/4 anni, la sua carne è marezzata e saporita, di un rosso scuro e ha un alto valore nutrizionale.
Fassona: è un bovino con un’ipertrofia della muscolatura, caratteristica tipica della razza piemontese, che rende le carni tenere ed estremamente magre. E’ una carne molto pregiata, perfetta da consumare cruda sotto forma di tartare.
Sanato: è il termine usato in Piemonte per identificare il vitello

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