approfondimento

In giro per l’Italia col Vitello: la Valle d’Aosta

In giro per l’Italia col Vitello: la Valle d’Aosta
APPROFONDIMENTO
Tempo di lettura 3'

Tra i picchi del Cervino e i comprensori sciistici mozzafiato, la Valle d’Aosta è una regione ricca di storia e di cultura, di tradizioni e di sapori.
Tra gli ingredienti tipici non possiamo che citare la fontina, con cui si preparano alcuni dei piatti più famosi della zona: le crespelle, la costoletta valdostana e la fonduta.
Scopriamone insieme le ricette.

Crespelle alla valdostana
Le crespelle sono una vera bontà, ancor di più se hanno un ripieno goloso e sono filanti! La cucina valdostana insegna che con fontina e prosciutto cotto le crêpes sono meravigliose e se viene aggiunta anche della besciamella sono un piatto con pochi rivali.
Se vuoi provare questa ricetta dovrai trovare un po’ di tempo perché la preparazione non è velocissima, ma sicuramente non rimarrai deluso dal risultato.
Sul nostro blog proponiamo delle crespelle golosissime con il prosciutto di vitello, delicato e leggero, e anche una ricetta sfiziosa con i porcini, la macinata di vitello e una besciamella allo zafferano.
Che cosa aspetti a provarle? 

Costoletta alla valdostana
Famosissime, le costolette alla valdostana sono anche molto semplici da cucinare: bastano tre ingredienti e una facile panatura.
Per realizzare il piatto è necessario passare le fettine con un batticarne e tra due di essere adagiare prosciutto cotto e fontina; si passa poi a impanarle con uovo e pangrattato e infine si cuociono in padella oppure nel forno.
Se vuoi dare un tocco di creatività alla tua cena, prova invece una variante delle costolette realizzate con la nostra macinata: i Cuori di Valdostana, il successo è garantito!

Arrosto rustico con chips e fonduta alla valdostana
Il sapore delicato della carne di vitello si sposa benissimo con i gusti più forti, per questo una combinazione che ci ha fatto innamorare è quella del nostro arrosto rustico con la fonduta valdostana.
È un piatto semplicissimo: mentre il nostro tenero arrosto della linea “I Pronti nel sacco” cuoce in forno, potrai dedicarti a far fondere la fontina, il latte, i tuorli e burro fino a renderli una cremosa fonduta che accompagnerai alla carne con delle chips di patate o con le verdure che preferisci. Una vera prelibatezza!

Buon appetito allora con le golosità made in Valle d’Aosta!

TI È PIACIUTA LA RICETTA? CONDIVIDILA SUI SOCIAL Condividi su WhatsApp Condividi su Facebook Condividi su Twitter

Altre proposte per te

In giro per l’Italia col Vitello: il Trentino

In giro per l’Italia col Vitello: il Trentino
APPROFONDIMENTO
Tempo di lettura 3'

Regione ricca di paesaggi suggestivi e per lo più montuosi, il Trentino Alto Adige offre una selezione di ricette tipiche che rispecchiano a pieno la geografia del territorio. Preparati con ingredienti semplici e poveri, provenienti dalla campagna e dai pascoli, i piatti di questa regione sono pensati per essere molto energetici e scaldare nelle giornate più fredde. Scopriamo insieme alcune delle ricette più sfiziose del Trentino a base di vitello.

Filetto di vitello in mantello di verza e pancetta
Un piatto perfetto per l’autunno e l’inverno dalla preparazione mediamente elaborata, il filetto di vitello con verza e pancetta è un piatto saporito e rustico che si compone di pochi elementi: filetto di vitello, pancetta affumicata, verza, funghi trifolati e vino bianco. Dovrete cuocere il vitello in padella per poi assemblarlo con gli altri ingredienti creando un rotolo che andrà messo in forno per poter terminare la cottura. Per creare una variante semplice e ottenere un insieme morbido e gustoso, potete provare a ricreare la ricetta con le nostre fettine di vitello.

Oseleti scapadi
Fettine di vitello, lardo, salvia, salsiccia e vino bianco compongono la base di questo piatto trentino. Il nome, in chiave ironica, indica che il piatto non è fatto con carne di volatile, più difficile da reperire, ma con la carne rossa, facile da trovare in ogni stagione. Gli ingredienti principali, quali vitello, lardo e salvia, vanno uniti e trasformati in rotolini che verranno successivamente cotti in padella con olio, vino bianco e un po’ di salsiccia. Se la pancetta non è la tua preferita, puoi provare a sostituirla con lo speck, non ti deluderà.
Inoltre, se cerchi l’accompagnamento perfetto, l’Alto Adige consiglia della buonissima polenta che conferirà al piatto il giusto bilanciamento tra morbidezza e croccantezza.

Grostl di patate
La Rosticciata di carne e patate è un piatto tipico che si prepara in padella unendo carne lessa, patate, speck e cipolla. Per prima cosa bisogna tagliare le patate e iniziare con la loro cottura; dopo 10 minuti vanno uniti gli straccetti di vitello e qualche gusto, come la maggiorana o il timo, per poi continuare la rosolatura. A questo punto, con un goccio d’olio, si dorano cipolle e speck che vengono poi unite agli altri ingredienti.
Per amalgamare al meglio il tutto, la ricetta può essere arricchita con un piccolo extra: una noce di burro.

TI È PIACIUTA LA RICETTA? CONDIVIDILA SUI SOCIAL Condividi su WhatsApp Condividi su Facebook Condividi su Twitter

Altre proposte per te

In giro per l’Italia col Vitello: la Sicilia

In giro per l’Italia col Vitello: la Sicilia
APPROFONDIMENTO
Tempo di lettura 3'

La Sicilia è una regione dai sapori decisi e inconfondibili, famosissima per la sua storia, la sua cultura e le sue tantissime tradizioni culinarie. I primi piatti a venire in mente sono sicuramente i cannoli, la cassata, gli arancini e le melanzane alla parmigiana.
Oggi però vogliamo fare un focus sulle ricette che hanno come protagonista il vitello, pietanze meno famose ma non meno gustose!

Involtini arrostiti alla messinese
Tipici del messinese e conosciuti come “bracioli rrustuti a missinisa”, questi involtini di vitello sono un secondo piatto di carne amatissimo.
La ricetta parte da delle fettine di vitello finissime che vengono arricchite da un composto di pangrattato, pecorino grattugiato, prezzemolo, aglio, sale e pepe. Pochi ingredienti che, amalgamati con un buon olio extravergine, daranno una resa spaziale. I rotolini di carne vanno poi disposti su uno spiedo e cotti a fuoco basso sulla brace.
Prova a prepararli con le fettine scelte del Vitello di Casa Vercelli e vedrai che meraviglia!

Ragù con piselli alla siciliana
Il ragù è un piatto importante per la tradizione culinaria di tutta l’ Italia. e anche in Sicilia c’è la sua variante che si presta benissimo come sugo per i primi piatti oppure per farcire i panini e gli arancini. Un piatto tipico sono le ravazzate siciliane: panini ripieni di ragù con piselli cotti nel forno.
Per creare questa ricetta è ottimale preparare il ragù il giorno prima così da usarlo freddo e poter riempire la pasta del pane più facilmente.
Che cosa aspetti a provarle? Puoi trovare la ricetta sul nostro blog

Polpette al sugo
Ogni famiglia siciliana ha la sua ricetta, che si tramanda di madre in figlia. Ogni ricetta ha un segreto speciale ma tutte hanno un comune denominatore: sono saporitissime e talmente morbide che si sciolgono in bocca. Il segreto? Calibrare sapientemente gli ingredienti, ma anche la giusta dimensione delle polpette. E ovviamente una breve frittura in olio prima di cuocerle polpette nel sugo. Se per prepararle vi affidate alle nostre polpette di vitello potete stare certi che il risultato sarà in linea con la vera tradizione siciliana!

‘Mpanatigghi
Pasta frolla e carne di vitello paiono una strana accoppiata. Immagina ora di aggiungere del cioccolato fondente di Modica, mandorle, noci, zucchero e qualche spezia. Stiamo parlando degli ‘Mpanatigghi, biscotti ripieni con un tocco salato dato dalla carne macinata di vitello. Questa ricetta nasce molto tempo fa dall’astuzia delle monache benedettine che decisero di mischiare cioccolato e carne per aumentare l’apporto nutritivo biscotti che avrebbero accompagnato i preti nelle lunghe camminate verso la capitale, Palermo.
​Ricetta particolare ed amatissima: provala utilizzando la nostra macinata di vitello e sarà sicuramente strabiliante.

TI È PIACIUTA LA RICETTA? CONDIVIDILA SUI SOCIAL Condividi su WhatsApp Condividi su Facebook Condividi su Twitter

Altre proposte per te

In giro per l’Italia col Vitello: il Veneto

In giro per l’Italia col Vitello: il Veneto
APPROFONDIMENTO
Tempo di lettura 3'

La cucina veneta proviene da una lunga tradizione contadina e marinara. La regione, infatti, si divide tra montagne, pianure, mare e laghi, e per questo è ricca di allevamenti e coltivazioni che permettono un’ampia varietà di prodotti alimentari e quindi l’ideazione di ricette molto creative. Il Veneto è inoltre una delle regioni italiane che produce il maggior quantitativo di vini che spesso entrano nella preparazione dei piatti, come per le scaloppine al vino rosso.
Andiamo insieme alla scoperta di alcune ricette venete che hanno come protagonista la carne di vitello.

Spezzatino con patate
Un piatto povero dalla lunga cottura e dal risultato garantito è il famoso spezzatino con le patate. Semplice da preparare, richiede però una scelta meticolosa del taglio di carne, che deve avere delle parti grassi ma essere privo di nervature. Questa ricetta può essere proposta in umido o in bianco, a seconda delle preferenze e richiede un accompagnamento di patate da aggiungere a metà cottura, qualche spezia e brodo o vino per permettere alla carne di cuocere e intenerirsi. Il segreto per uno spezzatino gustosissimo è far rosolare la carne con olio e burro prima di aggiungere gli altri ingredienti.

Fegato alla veneziana
Il fegato ha un gusto deciso che non a piace a tutti, ma la ricetta tipica veneta propone un accoppiamento con la cipolla che addolcisce e bilancia il piatto, rendendolo alla portata di tutti. La preparazione prevede fegato di vitello, cipolle, burro, spezie e vino bianco, che vanno fatti saltare in padella e amalgamati così che l’insieme risulti succoso e cremoso. Sempre facendo riferimento alla tradizione, un accompagnamento perfetto per questa pietanza è la polenta. 

Scaloppine al vino rosso
Un piatto della tradizione, dal gusto deciso e ricercato, le scaloppine al vino rosso hanno due protagonisti principali: le fettine di vitello e il vino, la cui selezione deve essere accurata poiché determinerà i sapori del piatto. La preparazione è semplice e veloce, basterà infarinare le fettine, imburrare una padella e farle rosolare con vino e spezie. Il risultato è eccezionale: ecco perché in Veneto, e in tutta Italia, sono famosissime. Prova a cucinarle con le nostre fettine scelte del Vitello di Casa Vercelli e rimarrai stupito dalla morbidezza del risultato!

TI È PIACIUTA LA RICETTA? CONDIVIDILA SUI SOCIAL Condividi su WhatsApp Condividi su Facebook Condividi su Twitter

Altre proposte per te

In giro per l'Italia col vitello: la Puglia

In giro per l'Italia col vitello: la Puglia
APPROFONDIMENTO
Tempo di lettura 3'

La tradizione pugliese vuole che tutti gli ingredienti di una ricetta si accompagnino, esaltandosi a vicenda e senza coprirsi. La materia prima, che sia di terra o di mare, viene infatti messa al centro della cucina e guida tutti gli altri sapori.
Di solito si tratta di alimenti semplici e poveri, facilmente reperibili sul territorio e combinabili tra di loro, basti pensare ai prodotti che più ci piacciono della Puglia: l’olio, i taralli e il pecorino sono soltanto alcuni esempi.
Andiamo alla scoperta di questa regione, scoprendo alcuni piatti tipici a base di vitello e la loro preparazione.

Bombette pugliesi
Un vero pugliese potrebbe dire che sia tutta una menzogna, eppure le bombette pugliesi tipicamente di carne di maiale stanno spopolando con la loro variante a base di vitello, più morbido e delicato. La ricetta è composta da pochi ingredienti: fettine di vitello, pancetta, caciocavallo, sale e pepe, arrotolati a formare delle “bombette”.
Ma dove nasce questo piatto? Nella Valle d’Itria, zona centrale compresa tra Bari, Taranto e Brindisi. Oltre a essere assai comune sulle tavole pugliesi, è un famosissimo piatto da street food, diffuso a feste, sagre o ovunque si trovi una brace accesa.


Bombette pugliesi alla brace

Braciole pugliesi
Tradizionalmente preparate con la carne di cavallo, al giorno d’oggi le braciole pugliesi si sono convertite al vitello, per una questione di valori nutrizionali ed etici. In che cosa consistono? Questo piatto è composto da pochi e semplici ingredienti: fettine di vitello, pecorino, pancetta e prezzemolo uniti a formare degli involtini poi cotti nel sugo di pomodoro, che deve essere bello denso e corposo.
La ricetta non viene proposta solamente la domenica con orecchiette e focaccia, ma è molto gettonata anche durante le feste più importanti come la Pasqua e il Natale. Per la cottura ci vuole un po’ di pazienza ma, se si segue la trazione e si usano i giusti ingredienti, il risultato è garantito.


Fettine di Vitello alla pizzaiola, immagine di Sonia Peronaci

Vitello alla pizzaiola
Un piatto preferibilmente preparato nel tegame in coccio e con lunga cottura, che si inserisce tra i piatti più conosciuti della Puglia. Il sugo nel quale cuoce la carne è pensato appositamente per la scarpetta e ha un gusto forte e molto aromatico, grazie all’uso di origano, vino rosso, aglio e altre spezie ancora.
La carne alla pizzaiola non si trova solo in questa regione d’Italia ma è tipica di quasi tutto il Sud Italia, dal Lazio, alla Sicilia e alla Basilicata. Il piatto, per i suoi sapori, riflette perfettamente la tradizione mediterranea e la sua filosofia. Se avanza del sugo nella pentola? Condiscici la pasta del giorno dopo e vedrai che accoppiata!

Ti abbiamo convinto? Andare alla scoperta dei sapori pugliesi sarà un successo e soprattutto, dopo le bontà culinarie, potrai dedicarti alle tantissime altre bellezze della regione, dal mare ai monumenti.

TI È PIACIUTA LA RICETTA? CONDIVIDILA SUI SOCIAL Condividi su WhatsApp Condividi su Facebook Condividi su Twitter

Altre proposte per te

In giro per l’Italia col Vitello: il Lazio

In giro per l’Italia col Vitello: il Lazio
APPROFONDIMENTO
Tempo di lettura 2'

La cucina laziale è famosa per la carbonara, che in realtà è solo una piccola parte della tradizione e della cultura di questa regione. Grazie alla sua conformazione collinare, il Lazio è sempre stato bacino per la coltivazione e l’allevamento, per questo le ricette sono composte da prodotti tipici della zona, popolari e facili da reperire. Ricette tramandate di famiglia in famiglia che, grazie alla posizione centrale della regione, si sono arricchite sotto l’influenza dei territori vicini fino a essere quelle che conosciamo e gustiamo oggi.

La Pajata
Partendo da una tradizione popolare tutta romana, la Pajata è il piatto perfetto per chi ama i sapori decisi della cucina tradizionale italiana. La Pajata è capostipite della cultura romana sotto ogni aspetto, al di là di quello culinario: è un piatto citato nei film e ambientato nei quartieri più emblematici di Roma come Trastevere e Garbatella, capace di evocare le tipiche trattorie della capitale. Come taglio di carne rientra nella categoria del quinto quarto, ovvero le frattaglie dell’animale, e può essere cotto in padella o alla brace. La ricetta prevede un soffritto di cipolla e sedano a cui vengono aggiunti i pezzi di carne, poi sfumati con vino bianco e cotti con pomodoro, peperoncino e aglio.

Fegato di vitello alla romana
Piatto poverissimo che ha conquistato le tavole italiane, il fegato di vitello alla romana arriva da una lunga tradizione e si inserisce tra i piatti più poveri della cucina laziale. Il fegato era un ingrediente molto usato già nell’antica Roma e da allora non ha smesso di essere protagonista di alcune delle ricette migliori della cucina romana.
Perfetto come antipasto, il fegato di vitello viene cucinato con cipolle, brodo e olio, rivelandosi una ricetta velocissima, pronta in soli 10 minuti. Oltre ad essere un buon piatto, possiede delle ottime proprietà nutritive. Le frattaglie sono ricche di vitamina B12 e aiutano in caso di carenza di vitamina A.

Saltimbocca alla romana 
I saltimbocca sono un piatto caratteristico della capitale, che nel tempo è diventato famosissimo in tutte le altre regioni italiane. Il nome curioso deriva dalla semplicità e golosità delle fettine di carne che, per l’appunto, “saltano in bocca”! Velocissimi da preparare, si compongono di pochi ingredienti: fettine di vitello, prosciutto crudo, farina e salvia. Il tutto viene fatto rosolare nel vino bianco e con il burro, per rendere la carne gustosissima. Prova a cucinarli con Fettine scelte del Vitello di Casa Vercelli, e sentirai come saranno teneri!

TI È PIACIUTA LA RICETTA? CONDIVIDILA SUI SOCIAL Condividi su WhatsApp Condividi su Facebook Condividi su Twitter

Altre proposte per te

In giro per l'Italia col Vitello: la Toscana

In giro per l'Italia col Vitello: la Toscana
APPROFONDIMENTO
Tempo di lettura 3'

I buongustai lo sanno, la cucina tradizionale toscana è una delle più semplici, ma anche una delle più golose. L’ingrediente principale è spesso la carne che, abbinata ai vini tipici di questo territorio, rende ogni portata indimenticabile per il palato.
Saranno forse questi sapori ad aver ispirato i più grandi autori della letteratura italiana? Non possiamo saperlo, ma sicuramente vi consigliamo di visitare questo territorio unico, dove natura, arte e buon cibo convivono in armonia.
E per convincervi, ecco il racconto di alcune delle ricette della tradizione toscana!

Peposo del Brunelleschi
Il Peposo del Brunelleschi è una ricetta della cultura toscana che ha origini umili, ma un sapore intenso e deciso. Secondo la tradizione, infatti, furono gli operai delle fornaci di mattoni a dare vita a questa portata, lasciandola cuocere a lungo in un angolo della fornace durante le ore di lavoro. Alla fine del 1400 gli artigiani che lavoravano alla Cupola del Brunelleschi utilizzavano proprio questa cottura nel cantiere e lo stesso Brunelleschi aveva autorizzato tale preparazione, dando vita a una specie di mensa aziendale per i lavoratori.
Si tratta di uno spezzatino che viene fatto cuocere a lungo con erbe aromatiche e vino rosso ed è perfetto da preparare per le fredde serate invernali con gli amici, magari accompagnato da un buon bicchiere di Chianti.

Ossobuco alla fiorentina
Questo piatto della tradizione toscana è per chi ama la carne burrosa e succosa: nasce, come suggerisce il nome, nel capoluogo toscano, ma è diffuso in tutta la regione. La carne deve essere sempre di prima scelta e di qualità eccellente, ma ciò che rende memorabile questa portata è il suo sughetto, perfetto per la scarpetta con il tipico pane “sciocco”.
In Toscana l’ossobuco si cuoce con qualche cucchiaio di pomodoro e insaporendo la carne con vino e brodo, dopo averla infarinata e rosolata negli aromi.

Stracotto toscano
Lo stracotto è una ricetta abbastanza diffusa nella cucina tradizionale italiana, ma quello toscano prevede l’uso della salsa di pomodoro durante la cottura.
La preparazione di questo piatto tipico potrebbe richiedere un po’ di tempo e di pazienza, ma questo assicura una morbidezza della carne senza eguali. La tradizione vuole che si prepari con la sorra, o cappello del prete, un taglio di carne che si ricava dalla parte anteriore della spalla. Il suo aspetto caratteristico è facilmente riconoscibile perché una volta affettato è possibile riconoscere la cartilagine. La preparazione dello stracotto toscano è un tripudio di profumi e sapori, che vi inebrieranno durante la sua lunga cottura, di circa 2 o 3 ore.

Con queste tre specialità speriamo di avervi invogliato a provare i gusti decisi della Toscana e a visitare le sue città ricche di storia e di bontà! 

TI È PIACIUTA LA RICETTA? CONDIVIDILA SUI SOCIAL Condividi su WhatsApp Condividi su Facebook Condividi su Twitter

Altre proposte per te

In giro per l'Italia col vitello: le Marche

In giro per l'Italia col vitello: le Marche
APPROFONDIMENTO
Tempo di lettura 3'

Questo mese, per il nostro viaggio tra le regioni Italiane abbiamo deciso di portarvi con noi nelle Marche, un territorio che si trova tra gli Appennini e il mar Adriatico e offre una ricca tradizione artistica, culturale ed enogastronomica.
Proprio come i suoi panorami, la cucina tradizionale marchigiana è assai variegata: si parte da eccellenti piatti contadini dalle ricette semplici alle preparazioni più elaborate.
Siete pronti? Si parte!

Vitello in umido alla marchigiana
Il vitello in umido alla marchigiana è un piatto che richiede una cottura prolungata, ma una preparazione davvero semplice. La ricetta vuole che si facciano dei piccoli tagli in un arrosto di vitello e li si riempiano con un condimento delicato ma saporito a base di limone, aglio, prosciutto, sale e pepe. L’arrosto viene poi fatto rosolare con un soffritto di cipolla e lardo tritato, sfumato con il vino bianco e portato a una cottura a punto. Si possono aggiungere dei pomodori sbollentati, sbucciati e fatti a dadini o il contorno che si preferisce.
Una chicca? Se appena prima del termine della cottura si aggiunge un tocco di burro si creerà una cremina deliziosa da aggiungere sulle fette dell’arrosto.

Vincisgrassi
Considerati il piatto tipico marchigiano per eccellenza, i Vincisgrassi sono una versione più succulenta delle classiche lasagne. Vengono preparati durante le feste natalizie e ogni famiglia ha una propria ricetta, che si tramanda di generazione in generazione. Si tratta di strati di classica sfoglia all’uovo, besciamella e un ragù misto di carne macinata a cui si aggiunge del lardo speziato e la regola vuole che gli strati siano almeno sette.
Secondo la tradizione il piatto sarebbe stato chiamato così dopo che una donna anconetana lo cucinò in onore del generale Alfred von Windisch-Graetz a fine ‘700: il militare lo apprezzò così tanto che ne prese il nome, quindi Windisch-Graetz diventò Vincisgrassi.

Involtini di vitello alla pesarese
Gli involtini sono una ricetta molto amata, perché al loro interno nascondono un ripieno che rende la carne ancora più appetitosa e se li preparate con le Fettine scelte del Vitello di Casa Vercelli saranno anche tenerissimi. La ricetta degli involtini di vitello alla pesarese prevede un ripieno a base di un trito di aglio, prosciutto, prezzemolo e basilico e la cottura in padella, dopo la giusta doratura, con l’aggiunta della salsa di pomodoro. Un piatto saporito che conquisterà anche il palato dei più piccini!

TI È PIACIUTA LA RICETTA? CONDIVIDILA SUI SOCIAL Condividi su WhatsApp Condividi su Facebook Condividi su Twitter

Altre proposte per te

In giro per l’Italia col vitello: la Lombardia

In giro per l’Italia col vitello: la Lombardia
APPROFONDIMENTO
Tempo di lettura 2'

Quali sono gli ingredienti della tua vacanza perfetta?
Se la risposta è shopping, movida e relax nella natura, la mèta perfetta per te è sicuramente la Lombardia, che offre locli alla moda e negozi elegantisimi ma anche laghi e paesaggi mozzafiato.

Iniziamo quindi il nostro viaggio in questa regione con un giro nel capoluogo lombardo, città della finanza e della moda, lasciandoci ammaliare dalla movida della Milano da bere, per poi immergerci nella natura incontaminata della Valtellina e della Val Camonica.
Oltre ai paesaggi e alla vita movimentata, la Lombardia ci vizia anche a tavola, con gustose ricette a base di carne di vitello: vediamone insieme qualcuna!

L’insalata di nervetti
L’insalata di nervetti è un antipasto tradizionale della cucina milanese, che si poteva gustare nelle cucine dei meno abbienti che recuperavano gli scarti del vitello oppure nelle osterie, dove i nervetti venivano serviti come stuzzichini per accompagnare un buon bicchiere di vino.
Sebbene il nome parli di nervetti, in realtà questa insalata viene realizzata con le cartilagini del ginocchio e dello stinco, che vengono bolliti con carote, sedano e vino bianco. Una volta cotte, le cartilagini vengono tagliate a listarelle e servite con cipolla fresca, peperoni sottaceto, olio e prezzemolo.
Se vuoi preparare questa ricetta per accompagnare un buon bicchiere di vino lombardo, ricordati di servirla a temperatura ambiente come vuole la tradizione!

I casoncelli
I casoncelli sono una pasta ripiena tipica delle zone bresciane e bergamasche. La sfiziosa forma a caramella e il gusto dolceamaro del ripieno li rende un piatto davvero unico!
La ricetta tipica prevede un ripieno fresco composto da macinata di vitello, amaretti, uvetta, parmigiano, scorza di limone e prezzemolo. La pasta dei casoncelli è rigorosamente all’uovo e una volta aggiunto il ripieno, viene sapientemente piegata per conferire la tipica forma.
Generalmente, i casoncelli si portano a tavola conditi con burro, salvia, parmigiano e fiammiferi di speck croccante.

I rustin negàa
I rustin negàa, che in dialetto significa arrostini annegati, sono uno sfizioso secondo di carne che veniva preparato dalle nonne e dalle mamme lombarde per i loro bambini.
La ricetta ha origini antiche, si trovano i primi cenni al piatto nel ricettario di Pellegrino Artusi del 1880 che suggerisce nella preparazione l’utilizzo della vitella da latte.
Per preparare i rustin negàa si fanno rosolare i nodini di vitello con burro e pancetta, dopo di che vengono “affogati” nel vino e nel brodo dove ultimano la cottura a fiamma molto dolce.
Questo piatto è una vera dichiarazione d’amore alla cucina lombarda, tanto da ricevere nel 2008 il marchio De.Co. (Denominazione Comunale) dal comune di Milano, un riconoscimento volto a tutelare i prodotti e le preparazioni autoctone.

TI È PIACIUTA LA RICETTA? CONDIVIDILA SUI SOCIAL Condividi su WhatsApp Condividi su Facebook Condividi su Twitter

Altre proposte per te

In giro per l’Italia col vitello: il Piemonte

In giro per l’Italia col vitello: il Piemonte
APPROFONDIMENTO
Tempo di lettura 3'

Per la quarta tappa del nostro viaggio insieme in giro per l’Italia ti diamo il benvenuto in Piemonte,una regione ricca di paesaggi meravigliosi, buon cibo, vini raffinati e terra d’origine del Vitello di Casa Vercelli.
Per vivere realmente l’atmosfera piemontese non puoi perderti le enodegustazioni nei vigneti delle Langhe, il borgo medievale di San Giulio d’Orta e ovviamente, una full-immersion culturale nell’affascinante città sabauda, Torino.
Con il fassone di Razza Piemontese, il Piemonte è la regione della carne di vitello per eccellenza, infatti vi abbiamo già parlato del famoso vitello tonnato.Oggi scopriamo insieme altre ricette tipiche piemontesi.

L’albese
Iniziamo a stuzzicare l’appetito con l’albese, un piatto freschissimo perfetto per l’estate. La carne cruda all’albese o l’albèisa come si chiama nel dialetto di Alba, è un piatto antico originario delle Langhe che però risente di influenze orientali. La tradizione vuole infatti che questo piatto sia nato quando alcuni viaggiatori piemontesi di ritorno dall’Asia hanno portato con loro dei piccoli cavalli dei quali gli orientali erano soliti mangiare la carne senza cuocerla.
Oggi la carne all’albese si prepara con fettine di vitello tagliate sottilissime che si lasciano marinare nel succo di limone, olio, aglio e pepe.  A seconda della stagione, l’albese può essere accompagnata con una grattata di tartufo bianco d’Alba, funghi porcini oppure con del classico parmigiano.

Arrosto alla Cavour
Camillo Benso di Cavour di cucina se ne intendeva: nel corso della sua esistenza si appassionò all’agricoltura e alle arti culinarie e si narra che nel 1859, dopo aver respinto l’ultimatum austriaco che intimava al Piemonte di smobilitare, Cavour disse “Alea iacta est- Il dado è tratto - e adesso andiamo a mangiare”.
Fidiamoci allora del palato raffinato del famoso statista piemontese e vediamo come gustava l’arrosto.
La ricetta dell’arrosto alla Cavour è semplice e si prepara rigorosamente con vitellone piemontese IGP. Si rosola il taglio di carne e si lascia cuocere per un’ora. Per la salsina si parte dal fondo di cottura al quale si aggiungono un trito di sedano e cipolla, dei fegatini di pollo e mezzo bicchiere di marsala per dare al tutto un sapore intenso e aromatico.

Arrosto di carne di vitello alla cavour

Il fritto misto
Se hai messo piede in Piemonte almeno una volta conoscerai sicuramente il fritto misto piemontese, un mix di sapori dolci e salati che ti suggeriamo di assaggiare almeno una volta in un agriturismo tradizionale fuori città.
Le origini del fritto misto risalgono ai tempi in cui la macellazione del vitello veniva ancora fatta in casa e questo piatto veniva cucinato per recuperare frattaglie come cervella, fegato e animelle alle quali si aggiungevano ortaggi vari. Nel tempo si sono aggiunti al piatto la frutta, il semolino e gli amaretti.
Per il fritto misto non esistono ingredienti fissi, che possono variare in base a quello che la stagione ha da offrire. Solitamente si inizia preparando tutti gli ingredienti a disposizione che vengono passati nella farina, nell’uovo e infine nel pangrattato per poi essere fritti un po’ per volta in olio bollente.
Il viaggio per oggi è finito e noi speriamo di avervi convinto a visitare questa terra meravigliosa, che vi affascinerà con i suoi paesaggi naturali, la cultura e soprattutto la buona cucina.

Fritto misto piemontese con carne di vitello

TI È PIACIUTA LA RICETTA? CONDIVIDILA SUI SOCIAL Condividi su WhatsApp Condividi su Facebook Condividi su Twitter

Altre proposte per te

Pages