approfondimento

La carne di vitello e le salse

La carne di vitello e le salse
APPROFONDIMENTO
Tempo di lettura 4'

Il sapore delicato della carne di vitello si presta non soltanto a piatti tradizionali ma anche ad abbinamenti audaci. Perfetta insieme alle verdure e alla frutta fresca, diventa ancora più appetitosa se abbinate salse dolci, agrodolci o di salse al formaggio.
Ecco un po’ di idee per rendere ancora più originali i vostri piatti.

Salsa di pomodoro
Fantastica con le costolette o le braciole di vitello, questa semplice salsa si prepara aggiungendo una piccola bottiglia di salsa di pomodoro ai succhi di cottura della carne di vitello. Quindi versate 2 cucchiai di panna fresca e mescolate fino a quando la salsa è ben amalgamata. Condite con erbe a piacere.

Salsa al Roquefort
Nella padella versate 50 cl di panna fresca e 150 g di Roquefort precedentemente sbriciolato. Fate fondere e amalgamare mescolando continuamente per 10 o 15 minuti.

Salsa ai funghi
Lavate bene i funghi, tagliateli a fette sottili e rosolateli in una noce di burro. Aggiungete 50 cl di panna, mescolate e condite con erbe a piacere.

Salsa di senape
Saltate alcune cipolle nei succhi di cottura della carne. Una volta che le cipolle sono dorate, aggiungete 1 cucchiaio di senape e 2 cucchiai di panna fresca. Mescolate per 2 minuti a fuoco basso e poi salate e pepate a piacere.

Salsa con tonno
Questa salsa, perfetta con il vitello arrosto, si prepara mescolando 10 cl di olio d’oliva, 1 tuorlo d’uovo, 1 scatoletta di tonno e 4 filetti di acciughe (facoltativo). Aggiungete 20 cl di panna fresca e del succo di limone raffreddato (da 10 a 20 cl a seconda della consistenza della salsa). Infine unite una manciata di capperi, sale e pepe.

Salsa al miele e agrumi
Nei succhi della carne versate 1 cucchiaio di miele e 1 bicchiere di succo di agrumi (pompelmo, arance o clementine).

Salsa di frutta
Mescolate 3 cucchiai di aceto di mele, 2 cucchiai di zucchero e fate cuocere fino a caramellare. Aggiungete 30 cl di succo di vitello e 2 frutti (pera, pesca, mela o banana). Lasciate scaldare per 5-10 minuti a seconda del frutto e aggiustate di sale e pepe.

Marinatura alla birra o sfumature con liquori
La marinatura aiuta a insaporire una carne dal gusto tenue come quella di vitello. La birra in particolare durante la cottura rilascia zuccheri che danno originalità e sapore al piatto, oltre a contribuire alla formazione di una bella crosticina dorata con l’interno rosato che caratterizza una carne cotta come si deve.
Anche liquori come il Porto o il Marsala, si prestano per insaporire o sfumare la carne di vitello e si abbinano benissimo con verdure come lo scalogno, il radicchio o con frutti come le castagne e l’uva rossa.

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Tanti ripieni per i classici involtini di vitello

Tanti ripieni per i classici involtini di vitello
APPROFONDIMENTO
Tempo di lettura 3'

Per preparare dei buoni involtini è importante scegliere il giusto taglio di carne. Una parte molto magra e tenera è il carré di vitello, adatto anche perché davvero leggera. Per questo le Fettine scelte del Vitello di Casa Vercelli sono ideali per fare gli involtini, ricordandosi che prima di farcirle vanno sempre battute un pochino con un batticarne.

I ripieni: spazio alla fantasia
Il ripieno degli involtini di vitello non ha una ricetta unica, ma si possono scegliere ingredienti di stagione, abbinandoli con la vostra fantasia.
Un grande classico sono gli involtini ripieni con prosciutto e formaggio, oppure gli involtini alla milanese, dove oltre a prosciutto crudo, grana padano e prezzemolo si possono aggiungere anche i fegatini di pollo tritati.
I ripieni con le verdure sono tantissimi: basta lasciarsi ispirare ogni volta dalla stagionalità, per ottenere sapori diversi. Le fettine di vitello si possono ingolosire con degli zucchini grigliati, con le taccole, con una crema di piselli e addirittura con prosciutto e fichi!

La cottura in padella
Un modo semplice e veloce per cuocere gli involtini è in padella, ma ci vuole qualche accorgimento, prima e durante la cottura, per ottenere un ottimo risultato.
Per iniziare, è importante tirare fuori la carne dal frigorifero una decina di minuti prima di prepararli e, se la carne ha qualche nervetto è fondamentale inciderla ai lati per evitare che durante la cottura si ritiri.
Inoltre la padella va scaldata molto bene con un filo d’olio e soltanto dopo la prima veloce scottatura della carne si può abbassare la fiamma, per evitare che gli involtini si brucino.
Durante la cottura è giusto dare alla carne un po’ di gusto in più con una sfumatura al vino bianco e aggiungendo, in chiusura, delle erbe aromatiche in modo che sprigionino tutto il loro aroma.

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Anche la Cina ha scoperto la carne di vitello

Anche la Cina ha scoperto la carne di vitello
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La cucina cinese è una delle più antiche al mondo, con testimonianze antichissime e dietro a ogni ricetta c’è sempre la ricerca dell’equilibrio tra colori, sapori e profumi.
Anche ai fornelli, infatti, la popolazione cinese applica la filosofia dello Yin e dello Yang: con lo Yin vengono identificati gli alimenti femminili e rinfrescanti, come la frutta e i legumi, mentre Yang sono tutti gli alimenti maschili e riscaldanti quali carne, fritti e alimenti speziati.

Il gusto si distingue in cinque tipologie principali: dolce, agro, amaro, piccante e salato. A seconda delle regioni, queste tipologie di gusti hanno rilevanze differenti: nel sud e a Shanghai si mangiano pietanze più dolci, mentre nella regione dello Shandong, vicino a Pechino, si trovano principalmente piatti salati; gli abitanti dello Hunan, Hubei e del Jiangxi sono abituati a sapori piccanti mentre i piatti agri sono più diffusi nella provincia dello Shanxi, del Fujian e nel nord-est del Paese.
In tutte le regioni però, uguale importanza ha l’estetica dei piatti: gli ingredienti di colore diverso vengono accostati in modo da rendere visivamente più stimolante ogni piatto perché, proprio come in Italia, la cucina in Cina è considerata un’arte!

La carne in Cina
Generalmente nelle ricette cinesi la carne viene lasciata a macerare con le spezie per conferirle un gusto ricco e deciso e la tradizione vuole che la carne di manzo sia una delle più usate insieme alla carne di suino.
Fino a qualche anno fa, il vitello era quasi sconosciuto nella cultura culinaria cinese, ma poiché, come sappiamo, è una carne molto versatile che ben si presta ad accostamenti con la frutta oppure a essere utilizzata per i ripieni, anche il popolo cinese ha iniziato ad apprezzare la carne di vitello.
I suoi tagli sono perfetti per piatti come zuppe, noodle, stufati e hot pot e anche quando è necessario farla marinare, la carne di vitello esalta il suo sapore e la sua tenerezza.
Ecco allora qualche ricetta in stile orientaleggiante che si può realizzare con i nostri tagli di vitello.

Vitello saltato con broccoli, zenzero e salsa di soia
Per preparare questa ricetta gustosa, l’unica accortezza è programmare in anticipo la marinatura e il piatto sarà pronto in pochi minuti.
Per la marinatura, taglia la carne in straccetti – puoi scegliere le nostre fettine scelte di vitello - e mettila a marinare in frigo per un’ora con salsa di soia, aglio e zenzero sminuzzati, zucchero, olio di sesamo e aceto.
Metti tutto in un wok e fai saltare i broccoli precedentemente sbollentati, aggiungendo gli straccetti ben scolati e facendo cuocere il tutto per un paio di minuti a fiamma alta. Il sugo di marinatura può essere aggiunto a pochi minuti dalla fine della cottura per dare più sapore.

Vitello con germogli all’orientale
Questa è una vera ricetta salva-tempo: si prepara in pochi minuti e stupisce i commensali con il suo tocco etnico. Bastano pochi ingredienti: le nostre fettine scelte di vitello, dei germogli di soia, delle carotine, alcuni cipollotti e ovviamente la salsa di soia!
Dopo aver sbollentato le carotine e i cipollotti mettili in un wok e fai saltare a fiamma vivace insieme al vitello tagliato a listarelle e ai germogli di soia. Dopo pochissimi minuti, aggiungi una spruzzata di salsa di soia e porta i tavola: il piatto è pronto!

Se invece sei alla ricerca di una ricetta fusion, dai un’occhiata ai nostri mini hamburger glassati all’orientale: non sono un piatto tipico cinese, ma il successo è garantito!

Un’ultima accortezza per organizzare una cenetta all’orientale come si deve: ricorda che nelle tavole cinesi regna la condivisione e i piatti vengono messi al centro a disposizione di tutti i commensali.
A questo punto, non ti manca che preparare le bacchette e ...buon appetito!

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Scandinavia: tutti ghiotti per la carne di vitello!

Scandinavia: tutti ghiotti per la carne di vitello!
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Continuiamo il nostro viaggio culinario in giro per il mondo alla ricerca di ricette a base di carne di vitello e, dopo la Cina, eccoci atterrati nei freddi Paesi Scandinavi.
Per far fronte al clima rigido, tutti i piatti della cucina scandinava sono caratterizzati da ricette saporite che fanno sovente ricorso a ingredienti ricchi di grassi, come la panna e il burro.
I diversi periodi di guerra, di pace e le successive unificazioni, hanno reso la tradizione culinaria della penisola scandinava più o meno omogenea: sono famose le preparazioni a base di pesce, il porridge, i prodotti caseari, la carne affumicata, il miele e i frutti di bosco.
Alla carne e al pesce si accompagnano solitamente contorni di patate e verdure: purè, zuppe di piselli, verdure stufate che diano al piatto calore e colore.

Il vitello scandinavo
Oltre alle carni meno tipiche per la nostra cucina, come quelle di alce e di renna, gli scandinavi apprezzano moltissimo la carne di vitello, che amano consumare in stufati, spezzatini o deliziose polpette. Vediamo insieme qualche ricetta facile da portare in tavola.

Il dillkott
Il dillkott è un piatto che si gusta soprattutto in Svezia, uno spezzatino all’aneto con un gusto molto dolce grazie all’aggiunta di zucchero e panna. La preparazione è semplice e con della buona carne di vitello sarà anche rapida: segui le nostre regole per uno spezzatino coi fiocchi e poi dedicati al sughetto all’aneto. Fai bollire in una padella per sette minuti una tazza d’acqua, un mazzetto di aneto, 250 grammi di zucchero, tre cucchiai di aceto bianco e del pepe in grani. Unisci l’acqua speziata allo spezzatino, aggiungi un po’ di panna e servi ben caldo con un contorno di patate bollite.

Carré di vitello con salsa chutney di cipolle
Il carré di vitello è un taglio di carne importante, perfetto per le cene speciali. Ha una cottura piuttosto lunga ma la preparazione è veloce e poco impegnativa: una volta infornato puoi tranquillamente dedicarti ad altro.
Fai rosolare un pezzo di carré in padella con sale e pepe e poi trasferiscilo nel forno già caldo a 180° con delle radici di prezzemolo. Dopo 20 minuti di cottura riduci la temperatura del forno a 80° e fai cuocere per circa 90 minuti. Le uniche accortezze per la preparazione del carré carne sono di bagnarla spesso durante la cottura in forno con il grasso che si raccoglie nella teglia e di lasciarla riposare dieci minuti a cottura ultimata.
Per la salsa chutney di cipolla invece, basterà far caramellare 150 grammi di zucchero bruno in padella, aggiungere quattro cipolle a fettine e un po’ di senape in grani, sfumare con dell’aceto di mele e vino rosso e far bollire per circa 15 minuti.
A questo punto, taglia il carré di vitello a fette, decoralo con la salsa chutney e porta in tavola: l’effetto WOW è garantito!

Le frikadeller
Le frikadeller sono le tipiche polpette danesi che in Italia sono diventate famose grazie ai ristoranti di Ikea.  La ricetta originale prevede soltanto del macinato di vitello ma talvolta le frikadeller si trovano con un misto di macinato di vitello e suino in parti uguali.
La preparazione è semplice e veloce: al macinato di vitello, le uova, il pangrattato, il sale, il pepe e la noce moscata basta aggiungere della cipolla ben dorata e cuocere le polpette nel burro, facendole sfumare con un bicchiere di birra. Le polpette svedesi si accompagnano perfettamente a un contorno di cavolo stufato, con della salsa ai mirtilli rossi e, ovviamente, a un bel boccale di birra!

E per concludere un vero pasto scandinavo, non può mancare un dolce della tradizione: il kanelbullar, una girella di burro, zucchero e cannella che in Svezia ha perfino una giornata dedicata!

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Come vengono allevati i vitelli in Italia?

Come vengono allevati i vitelli in Italia?
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L’allevamento dei bovini è una tematica molto controversa; spesso capita di sentire persone preoccupate sull’etica con cui gli animali vengono cresciuti, sulle condizioni di vita all’interno degli allevamenti e sull’alimentazione.
In Italia per l’allevamento si osservano le normative europee che sono piuttosto severe in termini di regole e accortezze per assicurare il benessere dell’animale.

La vita in allevamento
Quando si parla di vitello si fa riferimento ad animali che non hanno compiuto otto mesi di vita e pesano circa 290 chili. Il momento in cui il vitello arriva per la prima volta in allevamento è molto delicato. L’allevatore sta molto attento a mettere gli animali a proprio agio, fa in modo che si abituino all’ambiente e a vivere in collettività.
Quotidianamente, i vitelli vengono controllati uno per uno per accertarsi del loro stato di salute e benessere e assicurarsi che mangino adeguatamente: è possibile accorgersi se un animale non è in forma da un primo sguardo, perché ha le orecchie abbassate.
La solitudine provoca ai vitelli molto stress, per questo motivo vengono allevati in gruppi di circa sei animali; le stalle, osservando la normativa europea, sono spaziose, aerate e luminose per assicurare un ambiente confortevole e salubre che permetta all’animale di esprimere il suo comportamento sociale con gli altri animali senza difficoltà.
Ciascun locale viene igienizzato con regolarità e la circolazione dell’aria, la quantità di polvere, la temperatura e la concentrazione di gas sono tenuti costantemente sotto controllo per non arrecare alcun danno ai vitelli.

La dieta del vitello: latte a volontà!
Il vitello segue un’alimentazione prevalentemente costituita da latte. Laboratori specifici arricchiscono il latte con integratori alimentari e lo servono agli animali diluito in acqua calda. Ogni vitello assume tutti i giorni una quantità di latte per soddisfare il suo fabbisogno di crescita.
All’interno degli allevamenti, gli animali sono nutriti almeno due volte al giorno e ricevono acqua a sufficienza, in modo particolare quando le temperature si alzano.
In ottemperanza alle norme europee, durante la crescita dell’animale, la sua dieta viene arricchita da cereali e fibre vegetali che permettono uno sviluppo ottimale del sistema digestivo.
Nell’ambito dell’alimentazione dell’animale, la filiera produttiva del Vitello di Casa Vercelli assicura l’esclusione di farine di origine animale e l’esclusione di antinfiammatori steroidei.

Le cure sanitarie
Nel caso di malattia, il vitello viene visitato da un veterinario che prescrive le cure necessarie.
Gli animali malati o feriti possono essere isolati in locali con lettiera asciutta e confortevole per favorire la loro ripresa.
Ogni terapia farmaceutica viene riportata nel libretto sanitario dell’animale, nel quale vengono archiviate tutte le ricette prescritte dal veterinario. Inoltre per alcuni farmaci viene determinato un tempo di sospensione prima della macellazione, per fare in modo che non rimanga alcuna traccia del farmaco nella carne.
Questo insieme di regole e accorgimenti assicurano un allevamento eticamente corretto dell’animale, al sicuro da maltrattamenti, e allo stesso tempo garantiscono una carne sicura sulle nostre tavole.

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Arrosto di vitello: tutto quello che c’è da sapere

Arrosto di vitello: tutto quello che c’è da sapere
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Le regole per un arrosto di vitello perfetto sono tante e - se rispettate - sono garanzia di successo. Dal taglio al trattamento pre cottura, dal metodo per cuocere alle temperature: in questo articolo trovi tutti i segreti e dovrai soltanto scegliere la nostra carne di vitello italiana per ricevere l’applauso dei tuoi commensali.

I tagli più indicati
Ti abbiamo già parlato dei tagli più magri di vitello, perfetti per scaloppine, involtini e quant’altro, ma oggi il protagonista è l’arrosto. Non pensare che sia prerogativa autunnale e invernale prepararlo: una volta ben cotto può essere assaporato anche freddo, con asparagi e fragole, oppure con verdurine. I migliori tagli per l’arrosto di vitello sono sicuramente: la noce, lo scamone, la sottofesa e la fesa di spalla.

Legare l’arrosto
Sembra una banalità, ma legare l’arrosto è una fase importantissima. Porta a molti vantaggi, che ribalteranno il risultato finale. Infatti da un punto di vista estetico, legare l’arrosto conferisce compattezza e regolarità, mentre da un punto di vista funzionale consente invece di trattenere i succhi e di affettarlo facilmente.

Il trito di erbe
Lo sai che è possibile salare la carne senza usare il sale? E’ sufficiente marinare la carne con un trito finissimo di erbe aromatiche nel quale puoi mettere tutti i sapori che desideri, insieme a bacche speziate, aglio e unirle con abbondante olio o burro ammorbidito. Questa miscela, spalmata su tutta la superficie dell’arrosto prima di legarlo, renderà la carne strepitosa, anche internamente.

Cuocere in casseruola o in forno?
Ci sono due scuole di pensiero sulla cottura dell’arrosto e per nostra esperienza ti diciamo che nessuna delle due è errata, ma dipende molto dal tuo gusto personale: cottura in casseruola, ovvero senza passare per il forno se non per gli ultimi minuti, e cottura in forno. Ad accomunare entrambe c’è la rosolatura iniziare. 

La rosolatura
La rosolatura della carne è una fase decisiva per una cottura ottimale: cauterizza la superficie, intrappolando i succhi e garantendo non solo una deliziosa crosticina superficiale ma anche una progressione di calore al cuore dell’arrosto. 

Questione di temperature
Eccoci arrivati alla parte più delicata per un arrosto perfetto: quando si può dire che è cotto? Puoi ricorrere al metodo professionale, ossia la misurazione di temperatura tramite un termometro a sonda, oppure al metodo “della nonna”, altrettanto valido, di forare la carne e osservarne i succhi. Ci spieghiamo meglio:
- con il termometro a sonda, digitale o analogico, devi infornare l’arrosto con il termometro conficcato nel cuore della parte più spessa e aspettare la temperatura di 55-60°C al cuore;
- con il metodo della nonna invece devi infilzare con uno stecco la parte più spessa dell’arrosto e osservare il succo che ne fuoriesce: se è trasparente e senza tracce l’arrosto è cotto, se invece il succo presenta tracce di sangue devi tenerlo in forno ancora un po’.
Con il secondo metodo c’è il rischio di andare un po’ oltre alla cottura a puntino, ma con la pratica padroneggerai anche questa tecnica.

Lascialo riposare!
Consigliamo spesso di non affettare o tagliare immediatamente l’arrosto: lascialo riposare, lasciagli il tempo di assestarsi e raffreddarsi leggermente, in modo che le fibre tornino stabili. Sforna l’arrosto, coprilo con un canovaccio oppure avvolgilo nell’alluminio e aspetta 15 minuti.

E ora, non ti resta che scegliere un contorno per arrosti e metterti ai fornelli!

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Carne di vitello e vitamine del gruppo B: la combo perfetta

Carne di vitello e vitamine del gruppo B: la combo perfetta
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La carne di vitello è una fonte di proteine ad alto valore biologico, di minerali, antiossidanti e vitamine indispensabili al funzionamento del nostro metabolismo. Questa carne è ricca delle vitamine del gruppo B, in particolare della B1, B2, B3 B5 e B12. La concentrazione di queste vitamine può variare nei diversi tagli di carne.

Vitamine del gruppo B: i benefici
Le vitamine del gruppo B sono otto e la carne del vitello ne contiene ben cinque: per questo motivo i nutrizionisti ne consigliano il consumo all’interno delle diete alimentari. Vediamo quali sono i benefici delle vitamine B contenute nella carne del vitello.
La vitamina B1 - o tiamina - converte i carboidrati in energia, soddisfando il fabbisogno energetico di cervello, muscoli e altri organi. La tiamina è anche coinvolta nella trasmissione degli impulsi nervosi, infatti se carente può provocare stanchezza, dolori muscolari e poco appetito.
La vitamina B2 - o riboflavina - converte in energia carboidrati, lipidi e proteine per la produzione di globuli rossi e protegge le cellule dallo stress ossidativo provocato dai radicali liberi. Afte, stomatiti e lesioni del cavo orale possono suggerire una mancanza di vitamina B2 che può essere reintrodotta correttamente accostando alla carne di vitello uova, cavoli e semi oleosi. La vitamina B2 però è fotosensibile: l’esposizione alla luce ne riduce la concentrazione.
La vitamina B3 – o niacina - contribuisce a convertire il cibo in energia necessaria per il corretto funzionamento del sistema nervoso e per un mantenimento ottimale della pelle; aiuta anche a combattere l’acne e migliora il livello di colesterolo nel sangue.
La vitamina B5 invece, influisce sull’umore e può salvaguardarci dallo stress e dalla debolezza; la sua carenza, seppur rara, può avere effetti negativi sulla digestione.
Sia la vitamina B3 che la B5 si possono integrare mangiando carne di vitello, fegato, cereali integrali, frutta secca, pesce, patate e legumi.
Infine la vitamina B12 contiene il cobalto, una sostanza coinvolta nel metabolismo dell’omocisteina, un amminoacido che in quantità elevate è correlato all’aumento del rischio di patologie cardiovascolari. La vitamina B12 svolge un ruolo anche nella produzione di globuli rossi per il funzionamento del sistema nervoso centrale.

Donna energica al risveglio

La cottura ottimale della carne
Il gruppo di vitamine B è idrosolubile, si disperde nell’acqua e non viene assimilato se la carne perde i suoi succhi di cottura. Inoltre alcune di queste vitamine risentono del calore della cottura, quindi non amano rimanere eccessivamente sui fornelli. Fortunatamente la carne di vitello è di per sé molto tenera e si presta a questi accorgimenti.
Parlando di cottura ottimale e assimilazione di vitamine vogliamo sfatare un mito, la sigillatura della carne. Si tratta di una tecnica culinaria che consiste nello scottare ad alte temperature il pezzo di carne per pochi minuti al fine di conservare i succhi al suo interno. Sebbene la tecnica rimanga un successo culinario perché crea una crosticina che rende la carne più succulenta, dal punto di vista nutrizionale risulta controproducente: durante la scottatura, infatti, la carne emana notevoli quantità di vapore che derivano dalla dispersione dei succhi. La loro conservazione dipende esclusivamente dalla temperatura raggiunta dalla carne, che deve rimanere bassa. In questo modo, anche le vitamine termosensibili non ne risentiranno.

cottura della carne di vitello alla griglia

Piatti gustosi e funzionali
In 100 g di carne di vitello è contenuto circa il 30-50% del fabbisogno giornaliero di vitamine del gruppo B, per questo motivo è consigliato l’abbinamento con altre fonti vitaminiche di questo gruppo nello stesso pasto. Dunque accostiamo a una bella bistecca verdure crude come zucca, carote e poi terminiamo il pasto con melone, arance o albicocche.
Anche pesce, uova, cereali e legumi sono ottime fonti di vitamine B e se state cercando ispirazione per accostare questi alimenti vi suggeriamo un ottimo piatto della cucina piemontese ottenuto dall’unione di vitello, pesce e uova: il vitello tonnato.
Se invece preferite i gusti forti, vi suggeriamo un gustoso chili messicano che mette insieme carne e fagioli.

Piatto di chili, tortillas e spezie messicane

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I benefici del grasso della carne

I benefici del grasso della carne
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Negli ultimi decenni il consumo della carne è stato una tematica spinosa e controversa. Noi de Il Vitello di Casa Vercelli rispettiamo profondamente chi ha scelto di evitare il consumo di carni, ma in questo articolo vogliamo spezzare una lancia a favore del grasso animale e parlarvi dei suoi benefici.
Informazioni come quelle relative agli allevamenti intensivi, agli animali dopati e riempiti di antibiotici, hanno dissuaso molte persone dall’introdurre proteine animali nelle proprie diete. In realtà, è bene fare chiarezza e comprendere che il quadro generale non è così buio come sembra: esistono ancora allevatori eticamente corretti, che allevano i propri animali in condizioni ottimali. E infine, recenti studi di agronomi e nutrizionisti hanno riportato alla luce le proprietà benefiche del grasso animale e del grasso “buono” contenuto nelle carni.
In questo articolo vogliamo illustrarli per fare un po’ di chiarezza e dare informazioni utili a chi ama la carne e uno stile di vita sano.

carne di vitello con odori su tagliere di legno

La scelta della carne in base al grasso
Nella carne è bene anzitutto distinguere tra grasso di copertura e grasso di infiltrazione.
Il grasso che ricopre i muscoli ed è molto evidente si chiama appunto “copertura” ed è quello che si forma quando gli animali sono allevati al chiuso, in allevamenti intensivi, con poca possibilità di muoversi.
Il grasso “di infiltrazione” invece è quello presente tra le fibre della carne ed è indice di qualità nel taglio di carne. Questo grasso, oltre a conferire un aspetto marmoreo alla carne, la rende particolarmente succulenta e pregiata perché denota un buono stato di salute e nutrizione dell’animale. Il grasso deve apparire bianco e compatto o di un giallo tenue, le varianti dipendono dal tipo di alimentazione e dall’età dell’animale: il giallo generalmente indica un esemplare più vecchio o un’alimentazione al pascolo.
Si parla di marezzatura quando il grasso d’infiltrazione forma delle piccole onde sottili nella carne.
Le carni particolarmente venate sono perfette per ricette che richiedono una lunga cottura come arrosti, brasati, bolliti e spezzatini: un taglio di carne particolarmente consigliato in questi casi è il cappello del prete. I tagli più magri invece sono quelli della spalla e della coscia dell’animale, come il girello e la lombata.

i diversi tagli di carne in base al grasso

Carne e grasso del vitello
Nel vitello generalmente la carne è molto magra, il colore è di un rosa chiaro e risulta particolarmente tenera al gusto grazie all’elevato contenuto d’acqua. Queste caratteristiche sono dovute a un’alimentazione prevalentemente costituita da latte.
Oltre a essere particolarmente magra, la carne del vitello è ricca di vitamine, sali minerali e proteine e per queste ragioni risulta adatta alle diete ipocaloriche.

carne magra di vitello con mazzo di odori

Nutrienti e benefici del grasso animale
Grassi e olii si suddividono in grassi saturi e insaturi in base alle catene di atomi di idrogeno e carbonio. Il grasso animale è comunemente classificato come un grasso saturo, ovvero con il massimo numero di atomi di idrogeno attaccati al carbonio. Credenze comuni vedono i grassi saturi come un attentato alla salute ma in realtà, gli studi recenti hanno dimostrato l’importanza di bilanciare le due fonti di grasso.
I grassi saturi sono ricchi di vitamine liposolubili e composti organici fondamentali per il nostro organismo, di antiossidanti e acidi grassi come l’omega-3 che riduce il colesterolo e il rischio di patologie cardiovascolari.
Questi grassi proteggono i reni, il cuore e l’intestino e sono coinvolti nella regolazione ormonale e nel funzionamento del sistema immunitario; possono prevenire perfino l’insorgenza di cellule tumorali.
È stato smentito che i grassi saturi siano la principale causa di obesità, diabete, ipertensione e malattie cardiovascolari e, al contrario, seguire regimi alimentari troppo ipolipidici finisce per dimostrarsi controproducente in quanto se l’organismo viene eccessivamente privato di grassi entra in una condizione d’allarme e tende a produrlo danneggiando il metabolismo.
Infine uomini e animali sono in grado di produrre acidi grassi ma non sintetizzano autonomamente gli acidi grassi polinsaturi. Se non introdotti con l’alimentazione, la carenza di questi grassi porta a gravi ripercussioni sull’accrescimento, sull’apprendimento nei bambini e nella gravidanza per le donne.
Insomma, d’ora in avanti non dobbiamo più sentirci in colpa se abbiamo voglia di un buon hamburger: basta sceglierlo bene, cuocerlo a puntino e non esagerare con le salse!

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Tutto ciò che devi sapere per uno spezzatino coi fiocchi

Tutto ciò che devi sapere per uno spezzatino coi fiocchi
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Gulasch in Ungheria, Stufatu in Corsica e Murgh Makhani in India: lo spezzatino è un piatto diffuso in tutto il mondo, ogni Paese ha una sua versione. In Italia questa ricetta è nata probabilmente dall’esigenza di cuocere i tagli di carne meno pregiati e unirli ad altri ingredienti per aumentare il volume del piatto.
Nonostante il piatto venga realizzato con tagli meno pregiati, uno spezzatino degno di questo nome ha una consistenza morbidissima e un sapore delizioso. Certo non è sempre facile raggiungere questo risultato, perciò in questo articolo ti suggeriamo tutti gli accorgimenti necessari per preparare uno spezzatino perfetto.

La scelta del taglio di carne
Il segreto per ottenere uno spezzatino che si scioglie in bocca è l’utilizzo di un taglio di carne con molto tessuto connettivo. Il tessuto connettivo infatti è ricco di collagene che in cottura si scioglie e assume una consistenza gelatinosa. È proprio la gelatina del collagene che donerà morbidezza alla carne e renderà il sugo più consistente.
I tagli di vitello ottimali per lo spezzatino sono: il girello di spalla, il tenerone o reale, ottenuto dalla massa muscolare del collo, e la pancia, che grazie allo strato di muscoli e grasso risulta ottima per cucinare uno spezzatino davvero tenero.

Tagli  di vitello per spezzatino su tagliere di legno

La cottura
La cottura è l’elemento al quale è necessario porre maggiore attenzione nella preparazione del piatto. I cubetti di spezzatino devono essere prima rosolati a fiamma vivace per poi essere cotti a fiamma molto bassa per un tempo molto lungo.
La rosolatura iniziale serve a ottenere la reazione di Maillard, una reazione chimica che avviene tra zuccheri e proteine a contatto con il calore, che fa comparire sulla carne una crosticina gustosa e brunita.
Per ottenere la rosolatura perfetta, consigliamo una padella molto ampia e irrorata con pochissimo olio. A questo punto si dispongono i pezzi di carne abbastanza distanziati tra loro; man mano che la carne rosola e si stacca da sola dalla padella, la si tiene da parte in una ciotola: deve risultare brunita all’esterno ma quasi completamente cruda all’interno. Per non perdere gli aromi della rosolatura una volta terminata, un ulteriore trucchetto è raccogliere il fondo di cottura versando un goccio d’acqua nella padella e unirlo poi nella carne.
Una volta rosolata la carne, la ricetta base dello spezzatino prevede un soffritto di cipolla, carote e sedano. Il trito si fa rosolare con un goccio d’olio o del burro per qualche minuto fino a doratura e consigliamo una casseruola bassa e non troppo grande: troppo spazio tra la carne e il coperchio favorirà la formazione della condensa che rende lo spezzatino troppo acquoso.
A questo punto si unisce la carne con il fondo di cottura e si versano i liquidi. Per la parte liquida si può usare acqua, brodo, vini bianchi, rossi o liquorosi, birra e succhi vari.
Come abbiamo detto, questa fase della cottura deve esser molto lunga e a temperatura bassissima; non ci si deve spaventare se si nota un iniziale indurimento della carne, in particolare della parte magra che perde i suoi succhi, perché poi tornerà nuovamente morbida una volta che il collagene si è sciolto.
I tempi di cottura variano a seconda dei pezzi di carne selezionati, è sempre meglio provare infilzando la forchetta per verificarne la consistenza: solitamente uno spezzatino richiede un’ora di cottura, tuttavia è possibile dimezzare i tempi di cottura con l’uso di una pentola a pressione.

Spezzatino in cottura

Le verdure
Lo spezzatino è generalmente accompagnato dalle verdure. Piselli e cipolla, sugo di pomodoro e patate o funghi porcini: nelle tavole italiane le versioni dello spezzatino sono varie, l’unico accorgimento da tenere in considerazione è cuocere separatamente le verdure e unirle poi a fine cottura per evitare che risentano del lungo periodo di cottura richiesto dalla carne.

Piatto di spezzatino di vitello con verdure

Concludiamo suggerendoti alcune ricette facili e veloci.
Per un pranzo domenicale puoi preparare un ottimo piatto anglosassone, il Cottage pie con spezzatino: una base di spezzatino coperto da uno strato di purea di patate che in forno formerà una crosticina deliziosa.
Se sei in cerca invece di un tocco orientale puoi preparare l’indian bowl con riso al curry, spezzatino e verdure croccanti: i tuoi ospiti resteranno senza parole!
Lo spezzatino di vitello in cocotte invece, è perfetto se vuoi l’effetto WOW!: è uno spezzatino servito in una piccola ciotola di terracotta con un contorno di verdure, il tutto nascosto da una croccantissima sfoglia al rosmarino.

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Ti avanza della carne di vitello e vorresti trovare un’idea per trasformarla in delizioso manicaretto? Scopri i nostri suggerimenti e tra unpiatto di cous cous, una teglia di pasta al forno e una bella pasta fredda colorata e leggera, non avrai che l’imbarazzo della scelta. 

Farcitura per ravioli
Fare la pasta fresca è una questione di tradizione: le difficoltà entrano in gioco quando è ora di scegliere con che cosa farcirla! Quando si ha a portata di mano della tenera carne di vitello, la scelta è facile e il successo è assicurato. Non farti problemi se è già cotta, magari di un hamburger o un arrosto: tritala, unisci un po’ di ricotta, formaggio grattugiato, pepe e il gioco è fatto!

Pasta al forno
Chi può resistere a una teglia fumante di pasta al forno, ottima in qualsiasi occasione? Prepara una ricca besciamella, aggiungi del sugo con polpettine di carne avanzata (ancora più buone), una spruzzata di parmigiano e via in forno. Sorrisoni in arrivo!

Ragù veloce
Il ragù richiede macinato, ore di cottura, una sfumata di vino e molta pazienza. Se a disposizione hai solamente della carne di vitello già cotta, non disperare: avvia un bel sugo di pomodoro partendo da un ottimo e abbondante soffritto, rosola la carne che già hai e unisci la passata e in. circa venti minuti avrai un ragù saporito e anti spreco da gustare o congelare. 

Arancini
Con il ragù appena descritto, o dalla carne di vitello rosolata prima di aggiungere la passata, puoi creare anche il cuore di irresistibili arancini. Avvolgi tutto nel risotto bianco, al pomodoro o allo zafferano, impana e friggi in olio di arachidi a 175°C. 

Spaghetti meatballs
A proposito di polpettine… conosci gli spaghetti meatballs? Si tratta di una pietanza iconica statunitense a base di spaghetti e polpette, tuttavia ha origini italiane, anzi abruzzesi. Dovresti assaggiarla, faresti felice tutti, soprattutto i piccoli di casa. 

Pasta fredda con verdure
D’estate impera la pasta fredda e la cosa più bella di questo piatto è che chiunque può personalizzarla come desidera: verdure, pesce, salumi, formaggi… o avanzi di ogni tipo. Puoi riciclare in questo modo persino l’arrosto avanzato dal giorno prima. Oppure, segui la nostra ricetta!

Ravioli giapponesi gyoza
Se ti piace l’idea di provare cose nuove, ti sfidiamo a testare i ravioli gyoza giapponesi fatti in casa. Farina, acqua calda e sale sono gli ingredienti per la pasta, mentre la carne di vitello può diventare un ottimo ripieno: tritala, uniscila a cipollotto, aglio, soia e chiudi i ravioli. Falli saltare nel wok ed è fatta. Per tradizione la carne è di maiale, ma vedrai che anche quella di vitello ti conquisterà!

Ramen
Nelle sere più fresche puoi provare un buon ramen, la pietanza iconica del Giappone che consiste in brodo, noodles, cipollotto, uova sode, naruto e una fettina di lonza che puoi sostituire senza problema con delle fettine di vitello cotto avanzate. 

Cous cous
Unisci alla carne di vitello avanzata, tante verdure, piselli, zenzero a pezzetti, olio, curcuma e cumino e fanne un sugo per servire un vulcano di cous cous: ne andranno tutti matti!

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