Com'è nato l'hamburger
Ci sono piatti che tutti conosciamo, ma la cui origine non è definita con certezza. È il caso dell’hamburger, la cui genesi è ancora oggi dibattuta e contesa fra Germania e Stati Uniti.
Nel 1891, ad Amburgo, il cuoco Otto Kuasw provò a togliere una salsiccia dal suo budello, appiattendola, friggendola nel burro e accompagnandola con un uovo all’occhio di bue.
Kuasw inserì poi carne e uovo fra due fette di pane: i marinai e gli altri lavoratori del porto della città tedesca apprezzarono subito questo “panino” gustoso e nutriente, battezzandolo “Deutsches beefsteak”. Questo panino venne esportato a New York nel 1894, probabilmente proprio da qualche marinaio impegnato nella tratta da Amburgo alla metropoli americana: qui alcuni cuochi adottarono questa ricetta, ribattezzandola “Hamburger steak” (la bistecca di Amburgo).
Questa versione della storia, una delle più accreditate, è stata messa in discussione nel Wisconsin, a Seymour, da una cittadina che si è auto-proclamata la “casa dell’hamburger” perché sembra che fu proprio Charles Nagreen, un cuoco originario di Seymour, a inventare nel 1885 il primo hamburger.
Il quindicenne Nagreen, che lavorava in uno stand alla fiera della contea di Outagamie, si rese conto che le polpette che vendeva erano scomode da essere mangiate in piedi. Così le appiattì, inserendole in un panino “da passeggio”: una scelta vincente, tant’è che Nagreen continuò a vendere i suoi panini in fiera fino al 1951, anno della sua morte.
Un’ultima versione della storia è quella che incorona invece come inventore dell’hamburger Louis Lassen, proprietario del locale Louis’ Lunch Wagon di New Haven. Nel 1895, dovendo servire un cliente di fretta, Lassen macinò dei rimasugli di bistecche avanzate e li scaldò sulla piastra insieme a due fette di pane a cassetta.
L’entusiasmo del cliente, assai soddisfatto, spinse Lassen a creare, da quella prova, una vera e propria ricetta che venne poi registrata nel 1900 nel Library of Congress. Questo atto scritto stabilisce che fu proprio il Louis’ Lunch Wagon il luogo in cui è stato venduto il primo hamburger al mondo.
Perché esistono così tante versioni della storia dell’hamburger, senza contarne altre meno verosimili?
Perché l’hamburger è un piatto che si è diffuso da subito in fasce popolari e diversificate della popolazione, negli Stati Uniti così come in Europa e poi nel resto del mondo. Una ricetta semplice ma con decine di possibili varianti, sperimentata sin dagli ultimi decenni dell’Ottocento e per questo mai registrata ufficialmente.
Per quanto riguarda la carne alla base della ricetta, oggi le più diffuse sono sicuramente manzo e vitello ma è molto utilizzato anche il maiale (utilizzato anche dai fratelli Manches nel 1885, in un’altra delle prime versioni dell’hamburger) oltre al pollo, per una versione più leggera.
L’origine e la qualità della carne rivestono un ruolo fondamentale nella realizzazione di un ottimo hamburger: gli hamburger del Vitello di Casa Vercelli sono preparati con un’attenzione costante a tutte le fasi della filiera, dalla selezione dei capi alle tecniche di alimentazione e cura, per garantire un hamburger di qualità che custodisca lo spirito delle sue origini.