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Salare la carne: tutti i segreti

Salare la carne: tutti i segreti
APPROFONDIMENTO
Tempo di lettura 3'

Salare la carne fa spesso sorgere grandi dubbi sul come e sul dove, sul quando, sulla tipologia di sale da utilizzare, e ancora le domande: ma il sale non asciuga la carne? Non le fa perdere troppa acqua? 

Partiamo dal presupposto che il sale ha enormi poteri: se lo usate, per esempio, per marinare del pesce fresco, le carni si asciugheranno e compatteranno; al contrario, se lo mettete sui funghi prima ancora di scottarli in padella, questi perderanno un sacco di acqua di vegetazione… Insomma, il sale è un capitolo lungo e delicato nel grande libro dell’arte culinaria.
Vediamo che cosa succede tra sale e carne. 

Quando salare la carne: regole d’oro
Ne abbiamo sentite di tutti i colori, sul quando salare la carne. Molti dicono sia un peccato imperdonabile salare la carne a crudo prima di cuocerla, altri ancora mettono il sale già nella marinatura, molti di noi la salano semplicemente dopo averla cotta. In realtà c’è del vero in quasi tutte queste indicazioni.

Il “dry brining”
Salare prima o salare dopo? La tecnica del dry brining indica di salare la carne alcune ore prima di cucinarla. Non è necessario coprire con uno strato di sale, basta mezzo cucchiaino ogni 400 g di carne. Questa tecnica mantiene la carne molto succosa anche dopo la cottura, grazie al processo chimico di denaturazione iniziato dal cloro (che è igroscopico) presente nel sale. 

Il caso “hamburger”
Se decidi di fare in casa gli hamburger (e a proposito, hai mai assaggiato i nostri hamburger di vitello?) partendo da carne macinata, allora il discorso cambia. Cerca di lavorare la carne aggiungendo spezie - paprika, curry, peperoncino - ed erbe aromatiche e ricordati di salare l’hamburger soltanto una volta cotto. Anzi, se dosi bene aromi e salse, non sarà nemmeno necessario ricorrere al sale!

Quale sale devo usare?
Anche su questo aspetto c’è molto da valutare e da imparare: se sali la carne prima della cottura ti servirà una tipologia di sale, se lo usi dopo allora dovrai sceglierne un altro tipo. Perché? Tanto per intensità, quanto per efficacia.

Il sale, prima
Per salare a crudo la carne, dovresti scegliere il sale kosher che i macellai di origine ebraica usano per drenare il sangue, oppure il sale grosso integrale composto da cristalli perfetti per drenare le fibre. 

Il sale, dopo
Se decidi di salare la carne una volta cotta, punta al massimo. I fiocchi di sale (sale di Maldon o Jacobsen) sono perfetti, perché finissimi e saporiti: non daranno fastidio sotto i denti e si scioglieranno in bocca immediatamente dopo aver conferito una piacevole croccantezza in superficie. 


Salare senza sale
No, non siamo impazziti. In cucina è possibile insaporire al massimo gli alimenti pur evitando l’impiego diretto di sale. Erbe aromatiche (ideali salvia, rosmarino, alloro), salse (soia, tabasco), spezie e bacche (peperoncino, paprika, ginepro, chiodi di garofano).

La marinatura
Si tratta di un’emulsione più o meno liquida che serve a intenerire e insaporire la carne prima di metterla in cottura. Si riserva, solitamente, a spiedini, bocconcini, cosce, costine, fusi e ai tagli particolarmente magri di vitello e altre tipologie. A seconda della tipologia di carne si può giocare con moltissimi sapori e odori, ma non mettere mai il sale direttamente nella marinatura. 

E per l’arrosto?
Per insaporire un arrosto senza ricorrere direttamente al sale, è utile fare un finissimo trito di erbe aromatiche: rosmarino, aglio, prezzemolo, pepe in grani, da unire ad abbondante olio e massaggiare su tutta la superficie della carne.

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Carne di vitello e frutta: un abbinamento strepitoso!

Carne di vitello e frutta: un abbinamento strepitoso!
APPROFONDIMENTO
Tempo di lettura 2'

Nel mondo anglosassone e mediorientale è molto comune vedere frutta e verdura insieme nei piatti di dolci e pietanze salate.
Lo zucchini bread, per esempio, è un plumcake dolce da colazione, oppure il tajine è un piatto di carne e spezie in cui s’inserisce anche la frutta.
La carne di vitello italiana si presta particolarmente per questo abbinamento: tenerissima, magra, dolce e delicata, è perfetta per queste ricette saporite e originali. 

Vitello con coulis di fragole
L’abbinamento forse più inaspettato è quello del vitello con le fragole. Le fragole sono certamente dolci ma anche acidule: ottime con peperoni, aceto, carni rosse e persino nel risotto! Perché dunque non osare, con semplicità, e testare la nostra ricetta Arrosto freddo di vitello con asparagi e coulis di fragole?
E’ un asso nella manica che ti farà conquistare tutti gli ospiti.

Prosciutto e… albicocche
Più mature sono e più sono buone, con quel colore cangiante tra l’arancione delicato e le ombre rossastre. Se non le hai mai provate con la carne di vitello, ora te ne diamo l’occasione: infornale, a metà o a pezzetti, ad alta temperatura e giusto per qualche minuto; lasciale raffreddare e condiscile con olio al rosmarino, pepe bianco, mandorle a lamelle e tostate; usa questa insalatina per accompagnare arrosti di vitello oppure il freschissimo prosciutto di vitello come una valida e originale alternativa al melone.
Puoi provare quest’abbinamento anche quando non sarà più stagione: fai uno stufato di vitello, bello sugoso e inserisci delle albicocche disidratate: otterrai una sorta di tajine, succosa e intensa.
Al prosciutto di vitello puoi abbinare anche i fichi, al naturale oppure seguendo le stesse indicazioni suggerite per le albicocche.

Anguria… in insalata!
L’anguria, nella bella stagione, impera indiscussa ed è spesso il rimedio ideale per ritrovare freschezza e sollievo dal caldo. Affondare in una bella fetta di cocomero è stupendo, ma hai mai considerato l’idea di abbinarla al salato? Cipolle di tropea affettate finemente, poca feta sbriciolata, una miscela di olio extravergine di oliva e pepe, qualche oliva nera e la nostra geniale e comodissima insalata di carne di vitello: un piatto estivo, leggero, coloratissimo e perfetto per tutta la famiglia. In alternativa, puoi provare la stessa cosa ma sfilacciando delle fettine di vitello alla piastra!

Un trionfo di uva
Se ami i dolci sapori autunnali, ti proponiamo degli spiedini fatti con bocconcini di vitello, uva mista e cipolle, un’idea che vale per un pranzo, una cena oppure - se li fai in versione “mini” - anche per un aperitivo casalingo. In alternativa, fai un’insalata aggiungendo qualche acino di uva e servila accanto ai nostri hamburger di vitello: sarà un trionfo!

Con le prugne
Che siano fresche o disidratate, le prugne sono tra i frutti che meglio si abbinano con la carne. Potresti provare degli involtini di prugne e prosciutto di vitello oppure uno stufato speziato, con cannella, pinoli tostati e uvetta sultatina: un’atmosfera orientaleggiante per una bontà diversa dal solito.

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Le regole d’oro per un hamburger perfetto

Le regole d’oro per un hamburger perfetto
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Tempo di lettura 3'

Quando addenti un hamburger, l’ultima cosa che vorresti è trovarti a fare i conti con una carne dura, asciutta oppure troppo abbrustolita o che sembra lessata o ancora che stoni con salse e alimenti che compongono l’insieme.
Ecco allora le regole per un hamburger perfetto, che vi permetteranno di evitare tutti questi problemi.

Qualità
Forse non è necessario dirlo, ma ci teniamo a ricordarlo: per fare un perfetto hamburger fatto in casa la prima cosa su cui soffermarsi è la scelta della materia prima. Che tu scelga hamburger già preparati o da fare tu stesso, fatti consigliare dal tuo macellaio di fiducia o affidati agli hamburger del Vitello di Casa Vercelli, preparati esclusivamente con carne italiane selezionate e provenienti da filiera certificata.
Puoi scegliere anche i mini hamburger di vitello: sfiziosi, comodissimi da cuocere, nella loro skin si conservano a lungo in tutta la loro freschezza e sono sempre pronti all’uso. 

Conservazione
Un’altra regola ferrea da rispettare quando si tratta di carne cruda è la temperatura di conservazione: ovvero mantenerla fredda o al freddo fino al momento in cui la si pone in cottura. Questa indicazione nasce da due motivi ben precisi: esporre la carne cruda al calore – soprattutto se diretto – provoca proliferazione batterica e deterioramento; inoltre, il grasso della carne di vitello o di manzo inizia a sciogliere a 26°C, una temperatura inferiore a quella del sole in estate o anche soltanto a quella delle nostre mani.

Cottura
A prescindere dal metodo e dal mezzo, le tempistiche e le modalità di cottura puoi valutarle utilizzando un termometro da cucina a sonda: soltanto in questo modo potrai capire quando la carne è cotta a puntino, indipendentemente che si presenti con le classiche striature abbrustolite oppure no.
E parlando di temperatura, ecco la regola da imparare a memoria: l’hamburger è cotto alla perfezione quando raggiunge 62°C al cuore. Se invece supererai la temperatura di 73-80°C non ci sarà più modo di trovare succhi e morbidezza nella carne.
Il nostro consiglio è di mantenere un calore medio fino al raggiungimento di 50°C al cuore dell’hamburger, a questo punto alzare la fiamma per ottenere le invitanti striature e una superficie più croccante e poi spegnere e servire a 62°C.

Il pane perfetto
L’hamburger è una pietanza che arriva da oltreoceano e non c’è pane che tenga: i nostrani sono spettacolari e invidiati da tutto il mondo, ma il pane perfetto per hamburger si chiama “bun” ed è dolce e sofficissimo. Simile a un pan brioches, o ai panini al latte, il bun contiene spesso una percentuale di latte in polvere e zucchero e si ottiene con una lavorazione che mantiene gli alveoli molto fitti e spugnosi, leggeri come una nuvola. Il bun è l’ideale per ospitare un hamburger anche come dimensioni e per “intrappolarne” tutti i succhi al momento del morso.

Condimenti
Carne a parte, intesa come qualità e cottura, bisogna valutare molto bene come esaltare gli ingredienti che comporranno l’hamburger.
Componi il panino in modo che abbia sempre:
- qualcosa di croccante e fresco: pomodori a fette, peperoni crudi a rondelle, la classica foglia di lattuga, verdure appena grigliate;
- un elemento cremoso di formaggio: un formaggio che si sciolga e “fili” in cottura, una pasta morbida e saporita. Ti sconsigliamo la mozzarella e anche i formaggi spalmabili, perché a contatto con il caldo si scioglierebbero completamente;
- un elemento sapidissimo che tiri su tutto l’insieme: una cipolla caramellata, una salsa molto piccante, una senape o dei cetriolini sott’aceto.

Salse
Le salse per accompagnare possono essere già inserite nell’hamburger oppure essere servite a parte, come intingolo o per permettere ai commensali di spalmarne la quantità preferita.
Le salse sono molto importanti perché abbracciano tutti gli altri elementi, con il rischio di creare un connubio poco piacevole o di coprire totalmente il sapore del resto.
Valuta quindi bene il bilanciamento del panino - sapori, croccantezza, quali verdure e formaggio hai scelto - e soltanto dopo decidi con quale salsa rendere perfetto il tuo hamburger.  

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Le migliori salse per hamburger da fare in casa

Le migliori salse per hamburger da fare in casa
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Tempo di lettura 3'

Vuoi divertirti in cucina e provare nuove ricette? Ecco tutte le istruzioni per preparare le migliori salse per hamburger, per completare i tuoi panini o le tue grigliate e scoprire ogni volta nuovi abbinamenti. Ce ne sono di tutti i tipi e per tutti i gusti, da quelle classiche imperdibili a quelle meno tradizionali ma da non lasciarsi sfuggire per nessun motivo.

Salsa di cipolle caramellate
Partiamo con uno degli abbinamenti classici più azzeccati per la carne, soprattutto per quella di vitello: le cipolle. Te le proponiamo caramellate, stufate e ridotte in salsa, una sorta di confettura davvero saporita e perfetta per gli hamburger. Il suo sapore tende al dolce, ma esalta tutta l’aromaticità naturale dell’ortaggio.
Per farla, scegli un po’ di cipolle miste tra rosse e bianche, affettale e saltale in padella con pochissima acqua e coprendo bene con il coperchio. Aggiungi ora sale, un po’ di zucchero e un filo di aceto balsamico per continuare a cuocere almeno mezz’ora. Lascia asciugare per bene, frulla e il gioco è fatto!

Senape
La senape è già una salsa magnifica da sola: leggera, sapidissima e con poche calorie. Vanta anche una versatilità innata perché può miscelarsi con molti ingredienti trasformandosi ogni volta in una nuova ricetta. Ecco alcuni esempi:
- con il miele: aggiungendo poco miele alla salsa di senape liscia (non in grani) otterrai una crema agrodolce perfetta da stendere sul pane tostato;
- con lo yogurt: miscelando la senape con una parte di yogurt greco avrai una salsa fresca e avvolgente, adatta tanto all’hamburger quanto alle altre carni.

Salsa di mango
Sapevi che il mango è un frutto che si sposa magnificamente con la nostra carne di vitello? Si tratta di un abbinamento atipico per la cucina italiana, ma a noi piace viaggiare con la fantasia e creare sapori internazionali.
Ecco quindi come fare una semplicissima salsa al mango: ottieni la polpa del mango e frullala con un frullatore a immersione, aggiungi una cucchiaiata di senape di Digione e una di miele di acacia; procedi unendo anche il succo di un lime e tanto olio extravergine di oliva quanto ti consentirà di ottenere una salsa liscia e vellutata, senza grumi. 

Maionese allo yogurt
Senape e yogurt possono convivere e possono farlo anche maionese e yogurt: non greco questa volta, ma uno yogurt neutro e intero. Ne basterà poco per “alleggerire” una bella maionese fatta in casa o per personalizzare una maionese confezionata.
Non finisce qui: aggiungete una macinata di pepe bianco e il condimento prenderà tutta un'altra piega!

Paté di olive nere
Se preferisci un gusto più consono alle corde mediterranee, affidati ai sapori classici: condisci i tuoi hamburger con un denso e cremoso paté di olive nere, da fare in un batter d’occhio e da conservare in frigorifero per qualche giorno. Ecco la ricetta passo passo, provala!

Maionese senza uova
Vuoi una salsa come la maionese, ma non vuoi appesantirti con le uova? La soluzione è questa facilissima maionese senza uova, perfetta per chi non apprezza le uova o è intollerante. Ti serviranno 1 parte di bevanda vegetale alla soia (purtroppo le altre tipologie di bevande vegetali non sono adatte), 2 parti di olio di arachidi, sale e poco succo di limone.
Per farla, in un bicchiere alto e stretto versa nell’ordine olio, bevanda alla soia, succo, sale. Immergi il frullatore a immersione in modo tale che tocchi il fondo del bicchiere e azionalo senza muoverlo: in pochi istanti noterai il composto prendere corpo e solo a questo punto puoi oscillare il frullatore verticalmente.

Tutta da aromatizzare: barbabietola, avocado, paprika, curry
Quella appena descritta è una base da arricchire e personalizzare molto facilmente, soprattutto per il delicato sapore che ben si presta a essere accentuato. Prova a miscelare della purea di barbabietola, oppure ad aggiungere del curry piccante, della paprika affumicata o dolce, dello zafferano.
Perfetto anche l’avocado, che la renderà ancora più cremosa e di una magnifica sfumatura di verde.

Salsa ketchup home made
Il ketchup è probabilmente la salsa più gettonata di sempre per completare un buon hamburger. Se proverai questa ricetta per farlo in casa non riuscirai più a tornare indietro a quello confezionato.
Il procedimento richiede un po’ di pazienza, ma il risultato ti sorprenderà.

Ingredienti e procedimento
230 g di salsa di pomodoro
Mezza cipolla
1 spicchio d’aglio
40 g di aceto di vino rosso
50 g di zucchero
30 g olio extravergine di oliva
Poca paprika piccante e pepe nero
Poco zenzero in polvere
10 g farina 00
Un pizzico di sale

Affetta le cipolle e falle stufare nell’olio ben caldo con l’aglio per qualche minuto, quindi aggiungi il pomodoro e le spezie: paprika, zenzero, sale, pepe. Amalgama bene e aggiungi zucchero e aceto. Per ultima, la farina: setacciala nel composto e poi prosegui la cottura a fuoco basso per un’ora circa.
Non ti resta che frullare tutto e assaggiare.

Babaganoush
Con le melanzane puoi fare questa buonissima salsa mediorientale, perfetta per completare un hamburger con i fiocchi. Cuoci le melanzane in forno a 180°C per 90 minuti, lasciandole intere, in modo da poter poi prelevare solamente la polpa interna cotta a puntino; frullala con aglio, succo di limone e tahina ovvero la salsa tipica di semi di sesamo. Mescola bene e regola di sale. Come tocco finale aggiungi se vuoi del coriandolo o della menta. 

Salsa ai peperoni
Con lo stesso principio appena descritto, puoi preparare una deliziosa salsa di peperoni, sostituendo la tahina con abbonante olio extravergine di oliva. In questa salsa ti consigliamo di frullare anche tanto basilico e un po’ di peperoncino fresco, in modo da renderla bella piccante.

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I contorni perfetti per l’arrosto

I contorni perfetti per l’arrosto
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Tempo di lettura 4'

Che sia assaporato caldo in inverno o freddo in estate, l’arrosto è sempre una soluzione ideale non soltanto per ogni stagione ma anche per ogni occasione: un picnic, una cena formale, un pranzo domenicale, una persona da conquistare o viziare un po’. Certo, l’arrosto è il vero protagonista ma il contorno che abbinate non è da sottovalutare per rendere il vostro piatto una ricetta da effetto wow!!

Patate sì… ma con la buccia!
Iniziamo con l’accoppiata perfetta e senza tempo: arrosto e patate. Ecco però un segreto per fare delle patate arrosto perfette: scegli delle patate novelle, lavale bene, asciugale e non rimuovere la buccia perché è la parte che meglio permette di conservare consistenza e sapore.
Se non le hai mai assaggiate così allora ti chiediamo di fidarti di noi, perché davvero scoprirai un mondo e ti sembrerà di non aver mai mangiato patate in vita tua.

Spezie e aromi per patate al forno perfette
Ora che hai le tue belle patate novelle con buccia, non ti resta che condirle come si deve. Ti consigliamo di non aggiungere gli aromi quando ormai sono tagliate e in teglia, bensì prima e a parte in una ciotola capiente. Puoi fare un trito fine di rosmarino e salvia, con aglio, paprica (anche affumicata) o curry - a seconda della tipologia di arrosto - e miscelarlo con abbondante olio extravergine di oliva. Versalo sulle patate e mescola bene e a lungo, così da ottenere un condimento omogeneo e intenso: lo sapevi, vero, che i grassi (olio, burro, tuorli) veicolano l’aromaticità di erbe e spezie?

Insalata di patate alla pantesca
Se adori le patate ma davvero fa troppo caldo per accendere il forno, abbiamo la soluzione ideale per te: una colorata e fresca insalata di patate alla pantesca. Noi l’abbiamo scelta come contorno agli ossibuchi, per esaltarli senza appesantirli, ma è un contorno che si presta davvero per ogni tipologia di arrosto. Farla è molto semplice: patate lesse e tagliate a pezzetti da fredde, abbondanti pomodori freschi, cipolle, olive nere, capperi e un filo di olio: ne saranno tutti entusiasti. 

Asparagi marinati e fragole
Se hai in programma una cenetta tutta speciale, non può bastarti il solito contorno per fare colpo. Punta in alto, con il nostro arrosto freddo servito con asparagi marinati e coulis di fragole. Aceto balsamico, pepe, pochissimo zucchero, l’acidità delle fragole mista alla dolcezza degli asparagi forma una squadra vincente e inaspettata, che farà sognare a occhi aperti a ogni assaggio. Fidati, a descriverlo sembra un contorno molto complicato ma non lo è: per gli asparagi ti serve solo una bella marinatura, mentre per le fragole basta una spadellata e via!

Verdure miste gratinate
Per i nostri hamburger abbiamo scelto un contorno di verdure miste gratinate, che si presta bene anche per un arrosto caldo o freddo. Puoi personalizzarlo con la verdura che preferisci (o che i tuoi commensali preferiscono) oppure selezionare un piccolo trionfo di colori, consistenze e sapori: zucchine, cipolle, cavolini di Bruxelles, zucca, peperoni, fagiolini, carote arancioni e viola…
Al condimento puoi aggiungere peperoncino e aglio, pecorino e le erbe aromatiche che ami di più e anche il pane gioca un ruolo importante: sceglilo integrale, ai cereali, oppure sbriciola dei grissini. 

Cicoria saltata
L’amaro della cicoria è tra i contorni più amati da accostare all’arrosto: esalta la dolcezza naturale della nostra carne di vitello, ne aumenta la morbidezza ed è sempre un connubio interessante. Non ti servirà chissà che, ma basteranno poco sale, olio, del peperoncino fresco e una fiamma bella alta. 

Pomodorini colorati
Nulla di più semplice, nulla di più appetitoso, nulla di più fresco: una bellissima insalata con pomodorini colorati come protagonisti. Unisci pomodorini ciliegino rossi, gialli, verdi, da insalata, screziati e condisci con sale, olio e tanto basilico: il gioco è fatto! Se vuoi rendere ancora più appagante questo contorno, aggiungi qualche chicco di mais precedentemente cotto al vapore, oppure dei cubetti di avocado al punto giusto di maturazione. Metti al centro un bell’arrosto ed è subito estate!

Peperoni stufati
Davanti ai peperoni sono in molti a essere titubanti, ma non possiamo escluderli dalla lista dei contorni perfetti per l’arrosto. Il loro sapore e il loro retrogusto naturalmente piccante sembrano fatti apposta per accompagnare la carne sia rossa sia bianca, il vitello in primis. I peperoni possono essere cotti al forno e poi spellati, oppure tagliati a fette e lasciati appassire per almeno venti minuti in padella, con olio e gli aromi che preferite. In questo modo, rilasceranno una piacevole salsina.

…oppure, crudi a fette sottilissime
In estate puoi sicuramente proporre un’insalata di peperini crudi, che siano freschissimi e di ottima qualità: tagliali con una mandolina in modo da ottenere scaglie sottilissime e condiscili come una normale insalata. 

Purè, non solo di patate
Diciamolo, il purè di patate è uno dei contorni più amati! Nessuno sarebbe in grado di resistere a questa montagna morbida e cremosa, che ben si abbina con qualsiasi cosa e non passa mai di moda. Se ti dicessimo che puoi preparare purè alternativi, da fare senza patate?

Purè di fave
Il purè di fave è tipico del meridione ed è un contorno molto particolare da servire tanto con le verdure quanto con la carne. Il suo sapore è intenso e inconfondibile, un’amarezza delicata e piacevole e una consistenza cremosa e avvolgente. Ti basterà partire da fave secche decorticate o fresche, lessarle a lungo e poi frullarle con poca acqua di cottura e otterrai un contorno ottimo anche freddo. 

Purè di sedano rapa
Meno calorie, più leggerezza, un sapore più fresco e delicato: il purè di sedano rapa è la soluzione perfetta per gustare il purè senza sensi di colpa.
Il sedano rapa è una varietà di sedano, dall’aspetto simile alla patata e di grosse dimensioni allungate, che ha un sapore che ricorda il finocchio e la sua consistenza da cotto è del tutto identica a quella dei tuberi. Lessalo in acqua o latte, schiaccialo con lo schiaccia patate e condiscilo con sale, pepe e – se vuoi – una noce di burro. 

Ti chiediamo scusa, perché immaginiamo con quale acquolina tu sia arrivato a questo punto di lettura. E allora che fare? Scegli un bell’arrostino e sbizzarrisciti provando tutti gli abbinamenti che t’ispirano!

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Ossobuco: tutto ciò che c’è da sapere

Ossobuco: tutto ciò che c’è da sapere
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Chiamato ufficialmente ossobuco in italiano, ma “òs büüs” in dialetto milanese, è un taglio di vitello presentato sempre piuttosto condito e previa lunga cottura, il che esalta le sue caratteristiche e il tipico sapore. Può essere cucinato stufato, in umido, c’è chi lo cuoce a secco, sta bene con moltissimi contorni, anche se è imperdibile con quelli tipici della tradizione.

Ossobuco: di che taglio si tratta
L’ossobuco è un taglio ben preciso, corrispondente alla tibia - la parte superiore della zampa – del vitello. Dal taglio si ottengono medaglioni piuttosto alti, circa 3-4 cm, contenenti la parte di midollo che è l’elemento che conferisce gusto, pienezza e grasso alla pietanza: in cottura, infatti, questo rilascia dei succhi che insaporiscono la carne e formano una deliziosa cremina.

Ossobuco

Come cucinarlo e a quale contorno accompagnarlo
L’ossobuco appartenente alla tradizione del nord Italia e quindi è correlato a sapori pieni e non proprio caratteristici della mediterraneità; tuttavia, essendo di base un taglio di carne tenera e sapida, è possibile rompere facilmente gli schemi e accostare l’ossobuco a diversi metodi di cottura e a diversi contorni.

In umido
Che si utilizzi il burro, il burro chiarificato o l’olio di oliva, la cottura in umido è il metodo migliore per rendere giustizia alla carne dell’ossobuco. Basterà inumidire la carne, sbiancarla a fuoco alto, sfumarla con vino bianco (che è il più indicato, ma è possibile optare anche per vino rosso, a seconda dei gusti), abbassare la fiamma e lasciar cuocere coprendo con il coperchio. Con questo metodo potete cuocere direttamente in pentola anche un contorno di verdure o del riso basmati.

I contorni
A proposito di contorni, ecco quelli che vi consigliamo per l’ossobuco.

Cipolle stufate
Le cipolle, che siano bianche o rosse, sono un contorno eccellente per le carni tenere come quella dell’ossobuco: rimangono umide, il loro sapore si smorza per abbracciare quello della carne e del condimento, sono ortaggi cremosi da cotti e che conferiscono una marcia in più all’insieme. Nel caso dell’ossobuco in umido, l’ideale è cuocerle insieme al resto aggiungendo solo all’ultimo un goccio di aceto balsamico. 

Piselli
I piselli freschi sono uno dei contorni preferiti anche dai più piccoli: sgranali freschi quando è stagione, sbollentali per pochi istanti in acqua bollente e cuocili poi in padella con una noce di burro o poco olio.
Se preferisci, abbiamo qui la ricetta completa!

Funghi e polenta
La cucina del nord chiama a gran voce la polenta. Come resistere? L’ossobuco in umido con la polenta è davvero una coppia fenomenale, in grado di scaldare cuore e atmosfera. Ci rendiamo conto, tuttavia, che si tratta di una bontà poco adatta al caldo… ma abbiamo una soluzione: servi l’ossobuco con fette di polenta grigliata, che puoi preparare prima e servire anche fredda.

Insalata di patate
Le patate sono molto versatili e, in questa versione, sono adatte anche alla stagione calda: l’insalata di patate, infatti, preparata con patate lesse a puntino e condite con ciò che preferisci, dalla maionese, alle  verdurine grigliate sono appetitose anche nei giorni più caldi. Noi abbiamo fatto l’ossobuco con insalata di patate alla pantesca, una pietanza saporita, coloratissima, perfetta anche per un’occasione importante e di festa.

La pietanza tipica di Milano
Veniamo al dunque, ovvero all’ossobuco alla milanese: la ricetta tipica della tradizione. In ogni famiglia c’è la ricetta segreta, ma gli elementi imprescindibili devono esserci sempre, come vuole la Confraternita dell’ossobuco: burro chiarificato, trito di erbe e odori, cottura lenta. La presenza del pomodoro è recente rispetto all’originale, che è in bianco. 

Il segreto per l’ossobuco perfetto: la gremolada
Dicesi “gremolada” o “gremolata” un trito finissimo e corposo di erbe e aromi vari: è il condimento imprescindibile per l’ossobuco, il concentrato di sapore che fa decollare la pietanza, il profumo che fa viaggiare nel tempo ogni milanese. La gremolada può variare da casa in casa, ma è costituita tendenzialmente da abbondante scorza di limone non trattato e rosmarino. C’è chi poi aggiunge aglio, salvia, scorza d’arancia, prezzemolo.

Siamo sicuri che quest’articolo ti abbia stuzzicato fantasia, curiosità e appetito e che l’ossobuco sia ufficialmente entrato a far parte della lista delle prossime ricette da provare. 

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Carne, come renderla appetitosa anche d’estate

Carne, come renderla appetitosa anche d’estate
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Lo sappiamo: con il caldo estivo la voglia di arrosti, hamburger, scaloppine e involtini cala un po’. Lasciamo quindi queste belle pietanze in stand by per l’autunno e dedichiamoci a delle ricette fredde adatte per i mesi estivi.
Il vitello, avendo una carne tenerissima e magra che rimane succosa anche freddo - a differenza del pollo per esempio, che si asciuga parecchio - è ideale anche per questo tipo di pietanza.
Ecco una lista di appetitosi piatti freddi a base di carne, e non son neanche tutti!!

Tartare di vitello
La tartare è una pietanza semplicissima, ma che richiede attenzione, gusto e freschezza assoluta: si tratta di un battuto di carne cruda che solitamente è manzo o vitello, oppure pesce come tonno e salmone.
La tartare di vitello, se il vitello e il taglio sono di qualità, si scioglie in bocca! Prova ad accompagnarla ad una salsina al rafano o allo zenzero: un’esplosione di sapore.

Prosciutto di vitello
Per noi è un vanto, il prosciutto di vitello: alla vista sembra proprio prosciutto cotto di maiale, ma risulta più leggero e più magro, seppur altrettanto saporito. Può esser definita la versione più “light” del classico prosciutto cotto. Lo devi senza dubbio includere in un tagliere con salumi misti, i tuoi ospiti ne saranno entusiasti!

Club sandwich
Il Club andwich è uno speciale sandwich con pane a cassetta, bianco o ai cereali, farcito in abbondanza e poi tagliato in due. Servito a piani, è solitamente destinato a più persone. I condimenti classici sono: lattuga, pomodoro, formaggi sia freschi sia cotti, zucchine o peperoni grigliati, pomodori freschi, bacon alla piastra, uova sode, salse e carne. Il prosciutto di vitello e gli straccetti sottili di vitello cotti velocemente e conditi con olio e pepe sono perfetti!

Insalata… di carne
Ebbene sì, avete proprio letto “insalata di carne”. A noi piacciono le sfide e, per potervi consigliare in modo efficace come mangiare la carne in estate, abbiamo pensato all’insalata di carne: tenerissimi e finissimi sfilacci di carne di vitello affumicato, incredibilmente buoni e versatili. Ecco come prepararli:

- Pomodori in insalata
Arricchisci con l’insalata di carne i classici pomodori e mozzarella conditi con olio, sale e aceto: aggiungi abbondante basilico e la pietanza sarà immediatamente diversa dal solito. L’insalata di carne si sposa benissimo con i pomodori, tant’è che noi te la consigliamo persino sulla pizza!

- Panna cotta al parmigiano
Per un brunch, per un buffet di festa, per un antipasto elegantissimo, per far colpo su una persona speciale: l’idea di fare una panna cotta salata è geniale! Il tocco in più? Guarniscila con un ciuffo di insalata di carne e questa bontà spiccherà il volo. 

- Waffle o pancakes salati 
L’insalata di carne completa anche una colazione salata: ti proponiamo i waffle con skyr e fiocchi d’avena, molto veloci da fare e da personalizzare con spezie o erbe aromatiche tritate. E se non hai l’apposita piastra per cuocere i waffle puoi ripiegare su dei buonissimi pancake in padella!

Carpaccio di vitello
Il carpaccio è una delle pietanze di carne cruda più deliziose al mondo e con una buona carne di vitello non può che essere così. Ti serve del vitello magro tagliato a fette molto sottili, tanto succo di limone, olio extravergine di oliva, scaglie di parmigiano un po’ stagionato, sale e se vuoi del pepe: distendi la carne su un capiente piatto da portata e condisci abbondantemente. Dopo un paio d’ore, la carne - per l’azione del limone – sarà tenerissima e “scottata” sui contorni. 

Cous cous con verdure e carne
Immagina questo bel primo piatto da servire agli amici o da portare per un pic nic all’aperto: un vasetto contenente cous cous cotto a puntino e condito con tantissime verdurine appena scottate e ancora croccanti, con vitello a listarelle a completare il tutto. Potete usare anche del vitello avanzato da arrosti o altro, sarà sempre buonissimo. 

Vitello in gelatina
Cerchi un’idea per servire un piatto scenografico e originale? Eccola qui: vitello in gelatina con peperoni in agrodolce, aceto balsamico e un goccio di Brandy. E’ un piatto che crea sempre stupore ed è semplicissimo da preparare.
Scopri come si fa:
- prendi un pezzo di vitello con l’osso e lessalo per fare un buon brodo casalingo;
- taglia la carne di vitello e i peperoni, aggiungi aglio, prezzemolo, due cucchiai di aceto balsamico di Modena e condisci con una miscela di olio extravergine, sale e pepe;- aggiungi al brodo della carne un goccio di Brandy e gli appositi dadi e fai la gelatina;
- metti in un piatto il vitello e le verdure disponendole con cura e irrora tutto con la gelatina ancora liquida.
Ora non ti resta che aspettare qualche ora che si rapprenda e… sarà un successo!

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Le differenze tra prosciutto di vitello e prosciutto cotto

Le differenze tra prosciutto di vitello e prosciutto cotto
APPROFONDIMENTO
Tempo di lettura 2'

Il prosciutto cotto è uno dei salumi più apprezzati per la sua versatilità in cucina e il per il suo sapore delicato, che piace a grandi e piccini. Oltre al classico prosciutto cotto di maiale oggi si trova in commercio anche il prosciutto di vitello, un prodotto altrettanto buono e versatile, perfetto da mangiare in purezza o in un buon panino, ma anche da utilizzare in cucina.

Ma quali sono le differenze tra il prosciutto di vitello e il prosciutto cotto di maiale?
Seguiteci e scoprirete quali sono le peculiarità dei due prodotti, in che cosa differiscono e troverete anche qualche suggerimento per utilizzare il prosciutto di vitello in cucina.

Prosciutto di vitello e prosciutto cotto: le differenze
La differenza più importante ed evidente è la materia prima da cui sono realizzati: il prosciutto cotto si ottiene dalle cosce del maiale mentre il prosciutto di vitello si ottiene da quelle del vitello.
Due carni totalmente differenti, con caratteristiche che rendono i due prodotti diversi tra loro a livello di qualità organolettiche, valori nutrizionali e sapore. Dal punto di vista dell’assaggio, il prosciutto cotto risulta più saporito e salino mentre il prosciutto di vitello ha un gusto più delicato. Anche a livello visivo, il prosciutto di vitello è naturalmente magro e quindi non presenta venature di grasso mentre il prosciutto di maiale, se non sgrassato, si caratterizza per delle parti bianche e grasse.

Prosciutto di vitello e prosciutto cotto: le proprietà
La caratteristica principale del prosciutto di vitello è la sua naturale leggerezza rispetto al prosciutto cotto di maiale.
Essendo ottenuto dalla carne di vitello, il prosciutto ha una quantità minima di grassi e risulta per questo più leggero dal punto di vista calorico: la sua composizione, infatti, non supera il 2,5% di grassi. Questo aspetto lo rende perfetto per le diete ipocaloriche ma anche per l’alimentazione dei bambini.

Il prosciutto di vitello del Vitello di Casa Vercelli, in particolare, garantisce il massimo della qualità perché proviene da carni pregiate di vitelli nati, allevati e selezionati in Italia da una filiera completa con rintracciabilità certificata.

Prosciutto di vitello: come utilizzarlo in cucina
Così come il classico prosciutto cotto di maiale, anche il prosciutto di vitello si presta per essere utilizzato in cucina. È particolarmente indicato come ingrediente per i ripieni (noi l’abbiamo usato per le crêpes con prosciutto di vitello, taleggio e pomodori secchi), sformati e torte salate ma anche su pizze, tartine e bruschette.
Visto il suo sapore delicato è perfetto anche se mangiato in purezza o accompagnato da pane e focaccia, come lo abbiamo proposto nella nostra focaccia con prosciutto di vitello e pesto di rucola.

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Come cuocere la carne: padella, teglia o cocotte?

Come cuocere la carne: padella, teglia o cocotte?
APPROFONDIMENTO
Tempo di lettura 3'

Per cuocere la carne esistono molte alternative che danno risultati sempre diversi e sorprendenti. Sei indeciso se scegliere una cottura in padella, oppure in teglia o ancora in  cocotte?
Partendo dal principio che, per il vitello, ogni taglio ha una ricetta perfetta, ecco i nostri consigli per non sbagliare la cottura del piatto che vuoi portare in tavola.

Cottura in padella per cotolette, hamburger e bistecche
La cottura in padella è probabilmente la più impiegata: pratica, veloce, facile.
E’ la più indicata per scaloppine di vitello, mini hamburger e per le cotolette di fesa di vitello.
Il segreto per una cottura in padella ottimale è arroventarla per bene prima di stendere la carne al suo interno: alzando la fiamma e scaldando bene la padella, la carne si cauterizzerà all’istante e non perderà i succhi, restando tenera e morbida. Questo suggerimento è valido sia che tu voglia semplicemente cuocere uno dei tagli magri del vitello - e quindi scottare la carne senza salse o troppi condimenti - sia che tu voglia aggiungere altro e prolungare la cottura. 

Ma qual è la padella ideale? In acciaio inox oppure in ferro: materiali perfetti per una giusta conduzione del calore, omogeneo e costante, a differenza di quelle in ghisa che impiegano molto tempo a scaldarsi e non offrono omogeneità.

Cottura in pentola per lo spezzatino
Tra cottura in padella e cottura in pentola non c’è molta differenza, se non la tipologia di ricetta: se prevedi una pietanza con abbondante sugo, come per esempio uno spezzatino, la pentola sarà molto più comoda. Anche in questo caso, dopo aver fatto un bel soffritto a fuoco lento, il suggerimento è alzare la fiamma e sbianchire i bocconcini di carne infarinati: per sbianchire s’intende una fase di cauterizzazione iniziale, che “impermeabilizza” la superficie e mantiene succosa la carne. 

Cottura in teglia: temperature e impostazione del forno
La cottura in teglia, quindi la cottura in forno, è molto utile tanto per cuocere quanto per scaldare o completare una pietanza, ma è necessario capire quale tipo di teglia usare.

- teglia in acciaio o in ferro: a differenza delle padelle in questo materiale, le teglie di acciaio sono indicate solamente per cotture non troppo prolungate, giacché garantiscono una cottura omogenea solo per la parte bassa del taglio. Usatela, quindi, per scaldare un arrosto avanzato a fette, condendolo con il proprio sugo di cottura o con una nuova salsa;

- teglia in ceramica: una teglia in ceramica è quasi sempre una garanzia, per rinvenire la carne, scaldarla, cuocerla lentamente e persino per pietanze con più consistenze. Un esempio? Il cottage pie con spezzatino! Preferitela smaltata di bianco o di altri colori, ma evitate il nero perché per rendere al massimo ha bisogno di temperature più alte;

- teglia in ghisa: è l’ideale per arrosti e tagli alti perché produce un calore moderato, diffonde bene la temperatura e favorisce un’alta quantità di succhi;

- teglia in vetro: molto comoda, è valida per gli arrosti e consente di ottenere una bella rosolatura sia sul fondo sia in superficie. Questo vantaggio diventa però un difetto se è necessario cuocere a temperature elevate (oltre i 185°C): in questo caso, la carne cuoce ma i succhi evaporano o bruciano; 

- teglia in terracotta: se non hai mai provato la terracotta, sappi che è una magia. La terracotta ha il potere di trattenere acqua, il che è un vantaggio perché questa poi evapora nell’abitacolo del forno garantendo umidità. Molti, infatti, bagnano la teglia di terracotta prima di riempirla e porla in forno. L’alta umidità, d’altro, canto, difficilmente farà rosolare la superficie.

Forno statico o ventilato?
Il forno può tendenzialmente avere due possibilità di cottura: la modalità statica e la modalità ventilata. Sono due modalità completamente diverse: la prima mantiene un calore omogeneo, regolare e appunto statico all’interno dell’abitacolo, il secondo invece si avvale della ventola interna per creare un ricircolo d’aria calda, la cui temperatura non è costante. 

I “Pronti nel sacco” del Vitello di casa Vercelli, per esempio, vanno cotti esclusivamente nel forno statico per ottenere una cottura ottimale e lasciare la carne cotta a puntino fuori e tenera dentro. 

Le temperature
Un ultimo suggerimento per perfezionare le tue cotture in forno: acquista un termometro a sonda, digitale o analogico, per controllare i gradi al cuore del taglio di carne.
Infatti, non è sempre facile impostare correttamente il forno: c’è sempre il rischio di bruciacchiare fuori la carne e di trovarla troppo asciutta o troppo indietro al centro. Con il termometro, questo problema non si verificherà più!
Un arrosto di vitello è cotto a puntino quando nel cuore raggiunge 68°C ed è ben cotto a 75°C. Se lo preferisci leggermente rosato, quindi appena cotto al cuore, allora sfornalo quando al cuore è a 60°C.

In cocotte per bolliti e stufati
Le cocotte di ceramica sono graziosi contenitori dedicati a molte tipologie di preparazione, sia dolci sia salate: crème caramel, appetizer caldi, frittatine. Le cocotte sono adatte anche per cuocere piatti a base di carne, come i pie con cupola di sfoglia o pasta brisé, gli stufati e gli spezzatini.

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Come utilizzare l’arrosto avanzato

Come utilizzare l’arrosto avanzato
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Tempo di lettura 4'

L’arrosto può avanzare solamente per un motivo: era destinato a molte più persone di quante ce ne fossero a tavola, altrimenti è davvero difficile che non sia preso d’assalto. Nel caso, quindi, ti suggeriamo come utilizzare l’arrosto avanzato per riciclarlo e trasformarlo in altre ricette: finger food, appetizer, idee fresche, soluzioni smart e molto altro.

Anche il brasato o lo spezzatino (a proposito, conoscete la differenza tra queste preparazioni?) possono essere riciclati, ma la carne dell’arrosto - tendenzialmente di maiale o di vitello - è la più indicata perché non è troppo condita ed è tenera e saporita: insomma si presta molto bene a prendere nuova vita! 

Polpette fritte
Nessuno batterà le polpette di casa propria, la cui ricetta le nonne tramandano da generazioni e nelle quali c’è sempre un ingrediente segreto. Qui per te, tuttavia, abbiamo una soluzione che può davvero competere: le polpette fritte, classiche, sapide, croccanti fuori e tenere dentro.
Trita al coltello o frulla - ma senza ridurre in poltiglia – la carne avanzata dell’arrosto, eliminando eventuali parti grasse. Aggiungi ora un po’ di mollica di pane (benissimo quello raffermo, così ricicli anche quello!) ammollata in acqua o latte. A seguire lavora l’impasto con 1 uovo intero (o un goccio di latte), formaggio grattugiato tipo grana o pecorino, se vuoi uno spicchio d’aglio schiacciato e modella le polpette. Non ti rimane che friggerle in padella con un bel dito d’olio scaldato a puntino. 

Spiedini di polpettine al forno
Con lo stesso principio appena descritto, puoi imbandire un favoloso aperitivo a casa, con delle deliziose polpettine cotte in forno a 180°C per 10-15 minuti e presentate poi su spiedini. Servile con delle salse d’accompagnamento: tzatziki, salsa di pomodoro, una senape leggera.
Farai un figurone e vedrai che non ne rimarrà nemmeno una. 

Spaghetti meatballs alternativi
Gli spaghetti meatball sono iconici della cucina americana, ma devi sapere che si ispirano ai ben più tradizionali spaghetti con polpettine abruzzesi: pasta cotta a puntino, un sugo corposo e delle polpettine di carne piccole come ciliegie. Un piatto che fa felici grandi e piccoli (visto che la carne di vitello fa bene a ogni età), da provare anche in questa versione alternativa con arrosto avanzato.  

Sfilacci di carne in insalata
Nulla di più semplice, talmente semplice che magari non viene in mente: se lasci raffreddare completamente l’arrosto avanzato e ne sfilacci poi la carne – partendo da fette sottili o anche da un pezzo intero - hai in tutta comodità un elemento per arricchire un’insalata fresca e leggera.
Aggiungete dei pomodorini, dei crostini di pane tostati, dei capperi, dei finocchi tagliati sottili sottili, scorza di limone ed erbe aromatiche e sarà un successo!

Sfilacci in un tramezzino o in un  wrap
La carne dell’arrosto, fredda e sfilcciata, può farcire dei buonissimi tramezzini fatti con pane in cassetta, o di club sandwich, o ancora di piadine chiuse a wrap: ti basterà uno strato di maionese home made, lattuga e pomodori freschissimi e gli sfilacci di carne a chiudere la stratificazione. Le alternative sono innumerevoli, sempre con la carne come riferimento: formaggio spalmabile, zucchine grigliate, babaganoush ovvero una crema di melanzane arrostite, uova sode…

Una salsa da spalmare
Happy hour in vista? Un panino al volo? Prova a frullare la carne dell’arrosto con ricotta o formaggio spalmabile, otterrai una crema spalmabile sostanziosa e diversa dalle solite, da spremere con una sac à poche con bocchetta a stella su tartine o cubetti di polenta grigliata.

Per farcire la pasta fresca o per arancini e supplì
La pasta fresca è una delle preparazioni più rappresentative della nostra tradizione, e proprio questa tradizione - che si perde nel tempo - ci insegna che in cucina non va sprecato niente. La carne avanzata dell’arrosto, quindi, è perfetta per diventare il ripieno di ravioli o tortellini. Puoi macinare finemente la carne, miscelarla con noce moscata  pangrattato e otterrai un ripieno semplice e di successo.
Puoi applicare gli stessi consigli dedicati al ripieno per pasta fresca a un’altra idea: usare quella farcitura come cuore di arancini e supplì fritti e filanti. Che acquolina!

Una sorta di ragù
Sappiamo bene che cosa rappresenti il ragù per la nostra tradizione: è sacro, nulla da aggiungere. Ma la cucina offre sempre vie alternative e noi, infatti, saremo forse un po’ irriverenti ma ti proponiamo una sorta di ragù con arrosto avanzato. Fate un soffritto con i classici carota, cipolla e sedano, scottate la passata di pomodoro con una piccola dose di concentrato di pomodoro. A parte, saltate l’arrosto in una padella, con pochissimo olio, e a fiamma ben alta sfumate con poco vino bianco. Unite al sugo già avviato la carne saltata e proseguite la cottura lenta per un’oretta. Et voilà un originale “ragù” in arrivo!

Fettine alla pizzaiola
Ci ispiriamo a una ricetta che solitamente si fa con il petto di pollo, ovvero la carne alla pizzaiola: un secondo piatto davvero irresistibile che prevede fette di carne cotte nel sugo di pomodoro e con mozzarella filante a coprire tutto. Ecco, potresti fare una cosa simile usando fette di arrosto avanzato! Un’idea versatile, che ben si adatta a qualunque tipo di arrosto tu abbia fatto – che sia arrosto con pomodorini confit e asparagi o arrosto con fave e cicoria

In una torta salata
Tutti, almeno una volta nella vita, abbiamo fatto una torta salata svuota frigo, in altre parole usando come farcitura moltissime cose avanzate o in scadenza: verdure, formaggi, sughi avanzati, riso del giorno prima. Ebbene, una base di sfoglia, con una farcitura di ricotta aromatizzata a piacere, verdure grigliate in superficie alternate da sottilissime fette di arrosto avanzato sarà una torta salata indimenticabile!

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